10 Giugno 2024 - 11:39

Cyberbullismo: l’allarme del Telefono Azzurro sulle IA

Il Telefono Azzurro chiede più tutela per quanto riguarda il cyberbullismo. E paventa il serio pericolo relativo alle IA

Cyberbullismo

Un allarme decisamente da non sottovalutare. La frontiera del cyberbullismo potrebbe aver trovato un nuovo sbocco. Ernesto Caffo, presidente di Fondazione Sos Telefono Azzurro Ets, ha spiegato i nuovi pericoli dell’universo digitale. Si evidenzia, infatti, un ampliamento di numero di casi di bullismo relativi all’uso malvagio delle IA. Le intelligenze artificiali, infatti, sembrano essere diventate uno degli strumenti più utilizzati per colpire le vittime e per abusare di loro, soprattutto in ambito adolescenziale.

Sono aumentate le richieste di aiuto da parte dei bambini, soprattutto preadolescenti e adolescenti, ma per problematiche molto più ampie. Sono entrate nella nostra area di intervento anche problematiche riguardanti la sicurezza nella rete: dal sexting al cyberbullismo fino all’adescamento e all’utilizzo improprio dell’intelligenza artificiale. Il Covid ha, inoltre, aggravato la situazione sul fronte della salute mentale: è aumentato il numero delle segnalazioni che riguardano problematiche legate al corpo, comportamenti autolesivi, pensieri suicidari, disturbi d’ansia.” ha dichiarato Caffo.

Caffo ha poi spiegato l’iter per contrastare questa problematica.
Il nostro obiettivo è sostenere il bambino o l’adolescente nell’immediato, accompagnandolo in una ricerca condivisa di soluzioni attivando, contestualmente, la rete di intervento – forze di polizia, carabinieri, servizi sociali e sanitari – che noi coordiniamo. Stiamo adottando sistemi di IA che permettono con dei chatbot di selezionare le chiamate più gravi per gestire h24 le emergenze con personale molto qualificato. La sfida è adattare le nostre capacità di risposta a nuove tipologie di richieste d’aiuto.

Per l’occasione è stato istituito il servizio Take It Down, che permette ai ragazzi di bloccare la diffusione di una loro immagine personale sui server delle grandi aziende come Meta.