Decreto Coronavirus: ecco cosa prevede nello specifico
Il Decreto Coronavirus prevede che siano aperti alimentari, sotto ogni forma. Saranno chiusi, invece, bar, pub e ristoranti di qualsiasi tipologia
Prima di fare qualsiasi sorta di confusione, meglio spiegare per bene. Ieri sera, è stato ufficialmente varato, con tanto di annuncio ufficiale da parte del premier Giuseppe Conte, il cosiddetto “Decreto Coronavirus“. Il provvedimento è entrato ufficialmente in vigore stamattina con effetto immediato e sarà valido fino al prossimo 25 Marzo. Chiudono le attività non essenziali, tra cui bar, pub e ristoranti di qualsiasi tipologia. Quello che serve per la normale vita quotidiana resta alla portata di tutti. Ma cosa si potrà fare effettivamente?
Autobus e metropolitane continueranno a circolare ma potranno adattare il numero di corse per garantire solo i servizi minimi essenziali. Non è ancora chiaro, invece, come dovranno comportarsi i mercati. Saranno chiusi quelli senza vendita di cibo, come Porta Portese a Roma o i banchi con licenza su strada. Dovrebbero invece restare aperti i banchi di carne, frutta e altri generi alimentari nei mercati rionali. Ci si potrà muovere da un luogo all’altro solo con autocertificazione. Gli sport al parco non sono vietati ma da soli o a opportuna distanza dagli altri. Si può utilizzare la bicicletta per gli spostamenti necessari ma è comunque sconsigliato anche per il rischio di incidenti.
È consentito portare a spasso il cane ma solo nelle vicinanze della propria abitazione e comunque per un tempo limitato. Si può andare in ufficio ma solo se non è possibile praticare lo smart working e bisogna indicarlo nell’autocertificazione del Decreto Coronavirus. È vietato andare a trovare amici e familiari a meno che non ci siano gravi motivi. Gli spostamenti per turismo sono vietati. Soltanto in caso di grave emergenza (perdite di gas o di acqua) si può andare in una casa diversa da quella di residenza o domicilio.
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