Decreto Crescita: Roma può fallire in tre anni se non cambia
Virginia Raggi è alle prese con il problema dettato dal Decreto Crescita. Il bilancio di Roma può crollare già a partire dal 2021
Allarme rosso a Roma, e stavolta non è solamente per le buche stradali. Virginia Raggi è immersa in un mare di problemi, e il più grosso riguarda il Decreto Crescita. Infatti, senza una modifica a quest’ultimo, secondo Gianni Lemmetti, braccio destro del sindaco, il bilancio potrebbe andare a farsi benedire.
“Dal 2021 il bilancio di Roma inizierà a scricchiolare, poi ci sarà il crollo. Se non ci sarà un intervento in parlamento al decreto Crescita e in particolare alla norma Salva Roma, lo Stato fra tre anni dovrà sopportare il buco della gestione commissariale.” ha dichiarato Lemmetti.
“Questa è la riprova di quanto l’iniziale norma proposta fosse sana.” ha poi dichiarato. Il tutto, naturalmente, è da addebitare all’imposizione assurda della Lega, che ha fatto saltare i banchi.
Il presidente della Camera, Roberto Fico, prova a spiegare: “Una manovra sul debito è auspicabile. Poi, se alcune questioni possono essere estese ad altri Comuni, bene ma non mi sembra ci sia niente di strano ed atipico nell’aiutare Roma in modo corposo anche perché tanti Comuni hanno già avuto comunque degli aiuti.”
Il Tesoro, intanto, non si accollerà più, come previsto dalla prima versione del decreto crescita, un pezzo dei vecchi debiti. Arrivando nel giro di tre anni al massimo a uno squilibrio nei conti. Ecco spiegata il motivo di tanta preoccupazione in queste ore.
Inoltre, il default si istituirebbe proprio nel momento della conferma del successore di Virginia Raggi, il quale troverebbe una situazione disastrata. Senza via di scampo.
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