Decreto Pasqua, pronti 10 miliardi di € per serrare le aziende
PD e Movimento 5 Stelle vanno in pressing e chiedono un bonus di 800 € per le partite IVA. Nel Decreto Pasqua, è prevista la sospensione dei tributi
Si parla di ben 50 miliardi di € complessivi, dieci dei quali saranno destinati a indennizzi in favore delle aziende per la chiusura imposta dall’emergenza legata al Coronavirus. Il prossimo 10 Aprile, ovvero il Venerdì Santo, il Governo approverà ufficialmente il nuovo Decreto Pasqua, per contrastare la recessione derivante dalla chiusura delle attività. Il lavoro dei tecnici si sta concentrando prevalentemente su cinque aspetti. Si parla di rinnovo dei fondi per la cassa integrazione, sussidio di emergenza per autonomi e poveri esclusi dal reddito di cittadinanza, nuova sospensione dei tributi nazionali e locali, liquidità a lungo termine per le imprese.
Al momento, la parte più delicata e che dovrebbe subire più aggiustamenti è quella legata agli indennizzi. La causa è da ricercare nell’alto costo della misura e anche nella ricerca di un meccanismo equo per i mancati guadagni nel periodo di chiusura. Il risarcimento, in ogni caso, verrà riconosciuto solamente per quel che concerne i giorni di chiusura. Il problema, però, che dovrà affrontare inevitabilmente il Decreto Pasqua è quello della fine del lockdown, che attualmente sembra ancora lontana.
Ciò comporta anche un pensiero al deficit. Quest’ultimo dovrà fermarsi, ad un certo punto. Il Ministero del Tesoro guarda già all’autunno, quando l’emergenza del Coronavirus sarà superata e i mercati inizieranno a rialzarsi. Esistono, però, varie opzioni intermedie. Si va da emissioni ad hoc dedicate all’emergenza fino ad un prestito del fondo salva-Stati a lunghissimo termine. Da questi risultati dipenderà l’entità del decreto.
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