23 Marzo 2015 - 12:39

Del Basso De Caro, le ultime dichiarazioni sulla scia di Renzi

Del Basso De Caro

Del Basso De Caro stanco della pubblica disapprovazione. Ma i “corsi e i ricorsi storici” non badano alla forma, quanto alla sostanza

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L’On. Umberto Del Basso De Caro torna alla carica con una nota alla stampa, in cui esprime tutta la sua amarezza per le alterne vicende – giudiziarie e politiche – che lo vedono protagonista insieme ad altri membri dello staff di Renzi. Tra le oltre 30 inchieste ancora aperte, nel mirino anche i suoi colleghi del Pd Vito De Filippo, delegato alla Salute, Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, e Francesca Barracciu, sottosegretario ai Beni Culturali (indagata per peculato nell’inchiesta «spese pazze» dei gruppi regionali sardi), nonché il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione (Ncd). Nei loro confronti Matteo Renzi è apparso indulgente e garantista.

Del Basso De Caro

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Quante volte debbo essere crocifisso per questa storia?”. Così il sottosegretario commenta la presunta situazione di criticità per la sua permanenza nell’incarico. “Due sono le ragioni che voglio sottolineare. La prima, strettamente giudiziaria, è che c’è una data che bisogna appuntare: 18 novembre 2014. In quella data, la Procura della Repubblica di Napoli ha presentato richiesta di archiviazione nei miei confronti per non sussistenza del fatto. Ma non è tutto. La seconda, più squisitamente politica, è che sono stato l’unico sottosegretario ad affrontare, nell’aprile scorso, una mozione di sfiducia, peraltro in Aula Senato dove i proponenti (M5S) speravano di avere numeri maggiori; mozione che è stata respinta con ampio scarto di voti: solo 9 a favore della stessa contro i 168 voti che mi hanno riconfermato la fiducia. Credo quindi che sia doveroso, per un’informazione corretta, tenere ciò in debita considerazione”.

Il fatto, però, che gli indagati coinvolti si trovino – per lo più – sul versante Pd, la dice lunga sulla mancata “rottamazione” dagli effetti “benefici” tanto decantata dal premier. E c’informa che i “corsi e ricorsi storici” sono, in Italia, l’unica vera legge sempre rispettata – al di là della Destra e della Sinistra.

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