22 Aprile 2018 - 14:54

Di Maio: “Con Lega possiamo fare grandi cose”

reddito di cittadinanza

Nuova dichiarazione di apertura verso la Lega Nord da parte di Di Maio, che però continua a porre come condizione la rottura col centrodestra

Il leader del Movimenti Cinque Stelle Luigi Di Maio ha nuovamente lasciato intendere di voler lavorare per un’intesa M5S-Lega. Arrivato al Salone del Mobile di Milano, infatti, ha dichiarato che “con Salvini si possono fare grandi cose“.

Sembra che questa consapevolezza nasca dagli accordi fatti in occasione dell’elezione dei Presidenti di Camera e Senato. “Con la Lega possiamo fare un buon lavoro. So benissimo il momento politico che la Lega sta passando. Ho avuto modo di testare la sua affidabilità per quanto riguarda le alte cariche del Parlamento e sono sicuro che la Lega, se sottoscriverà il contratto con il M5S, terrà fede ai patti. Aspettiamo le deduzioni del presidente della Repubblica. Ma io ce la metterò tutta”.

L’apertura verso Salvini è certo di rilievo, ma Di Maio continua a porre come condizione la rottura della Lega con Forza Italia. Insomma, i pentastellati vogliono governare solo con la Lega, non con il resto del centrodestra. Interrogato su Fico, a cui Mattarella potrebbe assegnare un mandato esplorativo, risponde: “Se mi chiedete di Fico, ho solo cose buone da dire. Guardiamo a lui come una figura di garanzia“. Nessuna chiarezza, però, sulla possiblità di un esecutivo effettivamente guidato dal Presidente della Camera.

Ma Berlusconi, da parte sua, rassicura sulla solidità della coalizione di centrodestra: “Lo stato di salute del centrodestra? Tutto bene. Anche ieri sera ho parlato con Giorgetti e siamo sempre assolutamente convinti che dobbiamo fare un governo: il centrodestra è unito e Matteo Salvini è la persona che deve esprimere il leader”.

Sembra dunque che la situazione sia ormai identica da alcuni giorni: i Cinque Stelle continuano a corteggiare la Lega perchè apoggi un eventuale esecutivo con a capo Di Maio, mentre Berlusconi continua a frapporsi a questo progetto cercando in tutti i modi di tenere saldo il centrodestra. Le incognite, in questo schema, sono due. Innanzitutto Matteo Salvini, che potrebbe andare al governo, ma dovrebbe pagare il prezzo di non essere premier e di rompere con i suoi alleati. Infine, il Partito Democratico, il cui potenziale in Parlamento è certo forte, ma che per il momento sembra solo intenzionato a fare l’opposizione.

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