Di Maio-Conte, dopo l’accordo cambia la manovra
Dopo il pressing dei cinquestelle, Conte cede su pos e carte di credito: se ne riparlerà a luglio 2020. Formalizzato, nella manovra, il carcere per chi evade più di 100mila€
Dopo una settimana dove, per la prima volta, il M5S ha attaccato il premier Conte, ritorna la pace tra i due. L’incontro tra Di Maio e Conte, infatti, ha dato i suoi frutti. Di Maio e il M5S possono ritenersi soddisfatti delle modiche apportate alla manovra, approvata una settimana fa.
I nodi cruciali erano quelli dell’abbassamento del tetto del contante, le multe per chi non consente di pagare con pos. Secondo Di Maio erano proposte “culturalmente sbagliate” , in quanto andavano contro i piccoli commercianti. Ebbene, dopo l’accordo, queste misure sono state rinviate a luglio 2020, in attesa che si provveda a costruire un sistema informatico che possa tracciare tutti i movimenti delle carte di credito.
Nella manovra rientra anche un’altra battaglia storica dei “grillini” ovvero il carcere per gli evasori. La legge proposta dal ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, inasprisce il carcere per gli evasori con la soglia dei 100mila €, e introduce la confisca per sproporzione, la stessa adottata per i mafiosi. “Finalmente tocchiamo gli intoccabili!” queste le parole di Di Maio.
Le polemiche, all’interno della maggioranza, però, non potrebbero essere finite. La legge di bilancio è tutt’altro che chiusa e nell’incontro di ieri, tra le varie delegazioni, traspirava grande insoddisfazione da tutti gli alleati di governo. Flat tax per le partite IVA il prossimo scoglio per l’esecutivo.
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