Sondaggi Politici 9 Agosto 2019
La riforma del Mes, il meccanismo europeo di stabilità, ha ormai raggiunto livelli di guardia per la solidità dell’esecutivo. Luigi Di Maio, in un vertice convocato nel pomeriggio di domenica a Palazzo Chigi, chiederà il rinvio della riforma con un documento già pronto.
Una mossa che potrebbe essere accolta per nulla bene in Europa. Ma, e soprattutto, bisognerà trovare l’intesa con il premier Giuseppe Conte e con gli alleati del PD. L’approvazione del trattato è prevista al Consiglio Europeo di mercoledì 13 Dicembre e poi dovrà essere sottoposta alla ratifica dei Parlamenti.
Di Maio è pronto a tutto. La motivazione è in un documento che i parlamentari hanno condiviso con il leader, nel quale propongono una serie di modifiche. La più importante riguarda il comma 4 dell’articolo 12. Quello che contiene l’obbligo di inserire le CACS single limb (Clausole di azione collettiva) nei titoli di Stato di nuova emissione. In sostanza si tratta di clausole che rendono più veloce una possibile eventuale ristrutturazione del debiti di un Paese.
Di Maio è in contatto con i colleghi ma anche con i diplomatici a Bruxelles, tra i quali il rappresentante all’UE Maurizio Massari, che gli avrebbero assicurato che un rinvio è possibile. Solo un rinvio, spiegherà Di Maio al ministro Roberto Gualtieri, salverà il Governo, visto che il gruppo è contrario. Una situazione senza via di scampo, che peggiora di ora in ora.
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