Luigi Di Maio: la nuova gaffe da Floris è “servita”
Parlando delle coperture economiche per i provvedimenti a LA7, Luigi Di Maio si chiude in difesa. E dice di non voler “finire nel tecnico”
Quando ci si mette d’impegno, Luigi Di Maio riesce a tirare fuori vere e proprie “magie di gaffe” dal cilindro che nemmeno un prestigiatore con i conigli. Questa volta, il vero oggetto della polemica è un’espressione indicata come un modo vero e proprio di sfuggire alle domande di Giovanni Floris, nel corso della puntata di DiMartedì di ieri sera.
Il ministro dello Sviluppo Economico ha affrontato la prossima scadenza del DEF, prevista per la seconda metà di Aprile. A quel punto, però, il conduttore porge una domanda specifica al ministro dello Sviluppo Economico, che resta imbambolato e si chiude in difesa.
“Sorge un dubbio: che voi di M5S e Lega siate d’accordo fino a quando non vi portano il conto. Voi state continuando a mettervi d’accordo sulle spese senza badare alle risorse da investire. Ogni tanto arriva il ministro Tria a ricordarvelo, a dire che bisogna evitare di far scattare la clausola di salvaguardia sull’Iva. In quel momento, esce il fumo.” ha dichiarato Floris.
“No, io le posso dire che siamo d’accordo e che anche il ministro Tria non vuole manovre correttive. Io non voglio finire nel tecnico.” dice Di Maio, palesemente sulla difensiva.
“No, ci finisca pure.” incalza Floris.
“Finisco nel tecnico indegnamente, per carità.” risponde il ministro, che poi spiega in maniera didascalica cosa sia il DEF e non risponde ad un quesito fondamentale: dove si trovano i 20 miliardi di € per attuare queste misure?
La risposta, evidentemente, il pentastellato la conosce in cuor suo e non la vuole condividere.
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