Luigi Di Maio tenta un accordo in extremis con la Lega di Salvini. L’ultima idea sarebbe quella di un premier “terzo”, a patto che Berlusconi resti fuori dalla discussione
Premier esterno e Berlusconi fuori dai giochi. Le condizioni dettate da
Luigi Di Maio per il tanto atteso accordo con la Lega sono chiare. La
presa di posizione del
Movimento 5 Stelle sul
Governo punta su un “democratico” accordo, onde evitare altre discussioni con
Matteo Salvini. Il vero problema, l’ultimo ostacolo che ferma la formazione del Governo resta
Silvio Berlusconi. Per Di Maio, il Cavaliere dovrebbe restare fuori dalle discussioni di Governo. Anche lo stesso
Salvini sembra aver rotto con il leader di Forza Italia, come confermato dalle tensioni di ieri a Palazzo Grazioli. Il vero motivo sorge nel disaccordo su un eventuale
“Governo del Presidente”, avallato dall’imprenditore milanese, ma malvisto dal leader leghista. Alle 11, al Colle,
Sergio Mattarella riceverà il centrodestra, con le delegazioni di
Lega, Forza Italia e Fratelli D’Italia. Alle 12, invece, sarà il turno del
Partito Democratico. Dopo le 16 saranno ricevuti
LEU, le Autonomie e i gruppi misti di Camera e Senato. Alle 17.30 e alle 18 saranno sentiti, infine,
i presidenti delle Camere.