18 Settembre 2020 - 11:01

Di Maio sfavorevole al rimpasto, “no ad alleanze a ridosso del voto”

di maio, decreto covid

Di Maio nella puntata di Porta a Porta chiarisce i punti fondamentali della campagna elettorale per le regionali. Alleanza PD-M5S da provare nel 2021

A pochi giorni dalla data delle elezioni, Di Maio si sbottona in una lunga intervista a Porta a Porta, andato in onda ieri sera su Rai 1. I pronostici non danno un buon risultato per il Movimento 5 Stelle e alla domanda “rimpasto? Non è sostenibile, cittadini non lo vogliono.

Insomma sembra che il ministro degli Esteri sia già preparato ad un’eventuale sconfitta.  “Non credo che i cittadini siano affascinati dall’idea del rimpasto perché fare un rimpasto significa cambiare delle figure nel governo e quindi una serie di mondi che dialogano con quel Ministero si vedono cambiare per la terza volta interlocutore in due anni e mezzo. Questo non è sostenibile anche dal punto di vista della crisi. I cittadini non ci chiedono un rimpasto, ci chiedono lavoro, sostegno alle imprese, la riapertura di alcune frontiere per esportare e far arrivare turisti.

Alleanza PD-M5S

Se vuoi creare una sinergia della coalizione di governo a livello regionale non ti riduci nelle ultime due settimane.” – Ferme e decise le parole di Luigi di Maio che spiega l’impossibilità di creare quelle alleanze che proprio lo scorso voto sulla piattaforma Rousseau aveva reso possibile modificando lo statuto del movimento.

Per questo propongo che nel 2021 quando ci saranno le grandi città si debba provare a traslare la coalizione di governo a livello cittadino, perchè sono grandi città che saranno soggetti attuatori del Recovery Plan“. Poi su alcuni territori comunque le alleanze sarebbero impossibili perchè i nostri sono stati all’opposizione dei governatori per anni“, ha aggiunto. “Che la strada sia difficile – ha aggiunto – è normale, il Pd e il M5s sono stati contrapposti per 10 anni. Sono forze politiche diverse, che si sono messe insieme e creato il governo Conte 2. Per questo dico che bisogna cominciare subito in vista del 2021. E credo che questo faccia parte anche del futuro del M5s: capire se siamo disponibili a considerare un tipo di coalizione che possa permettere di portare al governo dei territori quello che ha portato al governo del Paese“.