Matteo Salvini è indagato per abuso d’ufficio sul caso Diciotti. Stessa e identica ragione per cui, non molto tempo fa, l’attuale vicepremier Luigi Di Maio incitò l’allora Ministro dell’Interno Angelino Alfano a dimettersi. Il comportamento, però, questa volta, sembra radicalmente diverso. E il leader del Movimento cerca di spiegare il motivo.
“C’è chi mi fa notare che avevo chiesto le dimissioni di Angelino Alfano perché indagato per abuso di ufficio, ma mica c’era bisogno di un’indagine per chiedere le dimissioni? Andavano chieste comunque, si doveva dimettere in quanto tale, il ministro ne aveva fatte già abbastanza.” ha spiegato Di Maio, in un video su Facebook.
“Ora è un privato cittadino e non voglio infierire su di lui ma all’epoca ogni motivazione era buona per chiederne le dimissioni.” ha poi concluso.
Insomma, una giustificazione che ammette tante repliche, in quanto in primis non toglie dagli impicci Matteo Salvini, in secundis non spiega a pieno le motivazioni dell’attacco all’ex ministro dell’Interno. Tante incongruenze che vanno risolte, al più presto.
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