Secondo il 48° Rapporto “Il digitale in Italia” mancano 85mila specialisti
Secondo il 48° Rapporto “Il digitale in Italia” mancano 85mila nuovi specialisti, 65.000 dei quali per soggetti di primo impiego, quindi, nuovi posti di lavoro
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L’informatica, le telecomunicazioni così come il digitale sono in continua crescita, lo dimostra l’incremento del settore di ben il 2,8%. In cima c’è il mobile business, che sale del 68% rispetto al 62% del 2016, seguito dai Big Data e il Cloud Computing. Ma il vero asso nella manica è il settore della Cyber Security che quest’anno si è incrementato particolarmente, passando dal 25% del 2016 all’attuale 54%.
Secondo il 48° Rapporto “Il digitale in Italia” reso noto da Assinform e Confindustria Digitale, in Italia mancano 85mila nuovi specialisti, per il biennio 2016-2018, 65mila dei quali per soggetti di primo impiego. I profili che mancano sono quelli di Data Scientist, Business Analyst, Project Manager, Security Analyst ecc. Queste sono tutte figure indispensabili per portare a termine quel processo di digitalizzazione cui sta andando incontro il Paese.
“Chiederemo alla ministra Fedeli di puntare con il piano Scuola Digitale più sulla formazione delle persone – ha detto il presidente di Confindustria – piuttosto che sulle infrastrutture”. Il digitale sta iniziando a contaminare l’economia italiana ma siamo solo agli inizi. Bisogna ampliare la platea delle Pmi e nella trasformazione digitale e la Pa è ancora troppo lenta” ha dichiarato, invece, il presidente di Assinform.
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