8 Febbraio 2023 - 15:54

Disdette Dazn, smascherati tifosi Juve: sono soltanto 6000

Il Fatto Quotidiano smaschera i tifosi della Juve in merito alle finte disdette Dazn. Flop dei bianconeri: non colpita la Serie A

disdette Dazn

Dopo l’inchiesta Prisma e la conseguente penalizzazione di -15 punti in classifica per la Juventus, non si erano fatte attendere le polemiche dei tifosi bianconeri. I sostenitori della Vecchia Signora, infatti, avevano dichiarato guerra al sistema calcio minacciando un numero spropositato di disdette Dazn. Stando a quanto raccontato negli ultimi giorni, si parlava di oltre 500.000 abbonamenti sospesi a causa della protesta portata avanti dai bianconeri. La realtà, però, come raccontata dal Fatto Quotidiano, è ben lontana da questo scenario.

Disdette Dazn: le parole del Fatto Quotidiano

Fuori dalla bolla social, la realtà è un po’ diversa. Il Fatto ha scoperto quante sono davvero le disdette registrate nelle ultime settimane: appena 6 mila, un centesimo delle iperboliche cifre vociferate, per un impatto del tutto irrilevante. Considerando il piano standard da 30 euro al mese, per i tre mesi di campionato che restano, parliamo di circa mezzo milione su un contratto da 840 milioni a stagione. La sommossa di popolo, insomma, è un’illusione virtuale, ma se anche fosse esistita avrebbe avuto l’effetto opposto“. Stando a quanto riferito dal Fatto Quotidiano, infatti, non sarebbe la Serie A ad essere colpita, quanto Dazn stesso.

I contratti dei diritti tv sono blindati, a parte una minima percentuale di revenues legate ad ascolti e abbonati, la Serie A incassa comunque la cifra concordata. Un’eventuale emorragia di clienti, insomma, colpirebbe nell’immediato solo Dazn. La questione, semmai, potrebbe porsi a lungo termine: al momento del prossimo bando per il triennio 2024-2027, una Serie A con un bacino d’utenza inferiore potrebbe avere meno valore sul mercato, che si è già ristretto di suo”.

Ed ancora: “Ma anche questo sarebbe un boomerang, visto che i ricavi dei diritti tv vengono redistribuiti ai club per importanza, quindi innanzitutto alla Juve, che oggi come domani farà comunque parte del sistema calcio italiano e quindi sarebbe la più colpita dal boicottaggio. I tifosi bianconeri l’hanno studiata proprio bene. Ma stiano tranquilli: i giudici decideranno senza intromissioni politiche o mediatiche. Per fortuna di tutti, anche della Juventus”.