Disturbi alimentari: “codice lilla” al pronto soccorso e consigli per i familiari
Il Ministero della Salute ha predisposto la creazione di un “codice lilla” al pronto soccorso: un canale dedicato alle persone con disturbi alimentari
I disturbi alimentari sono quelle malattie spesso di origine psicologica che colpiscono adolescenti e giovani adulti. Sono patologie che aggrediscono l’organismo arrecando danni a volte irreparabili. Gli esempi più comuni sono anoressia e bulimia, ma esistono tanti tipi di disturbi che vanno diagnosticati a curati. Per questo motivo, il Ministero della Salute ha lanciato la proposta di introdurre un “codice lilla” al pronto soccorso. Si tratta di un canale di accoglienza in grado di gestire in tempi rapidi tutte le persone con queste difficoltà.
Per fare ciò, un tavolo di lavoro istituito dal Ministero ha redatto delle linee guida destinate ad infermieri ed operatori sanitari presenti al triage ed all’accettazione. Inoltre, un altro documento è stato dedicato interamente ai familiari, in modo che possano cogliere i primi segnali di un disturbo alimentare e chiedere immediatamente aiuto al personale competente.
I disturbi alimentari più comuni
- Anoressia, quando il soggetto limita fortemente l’assunzione di cibo per paura di ingrassare. Spesso la scarsa alimentazione è associata al vomito indotto e ad un’eccessiva attività fisica.
- Al contrario dell’anoressia, la bulimia nervosa prevede un’eccessiva assunzione di cibo. A ciò seguono comportamenti atti a non perdere peso, come vomito, uso di lassativi, diuretici e digiuni prolungati.
- Disturbo da Binge-Eating, in cui gli episodi di abbuffate non sono seguiti da comportamenti compensatori. Sono caratterizzati da altri comportamenti come il mangiare da soli, sensi di colpa, disgusto verso se stessi, depressione, recidivi episodi di pianto.
- Disturbo Evitante/Restrittivo dell’assunzione di cibo, in cui non vi è interesse per il cibo, che viene evitato per le sue caratteristiche o per eventuali danni alla salute. A differenza degli altri disturbi, non è importante l’aspetto fisica e colpisce soprattutto i maschi.
I campanelli d’allarme
In questa guida del Ministero sono presenti diversi segnali da tenere d’occhio che possono destare preoccupazione. Una notevole e repentina perdita di peso, accompagnata da un sonno disturbato e disturbi dell’umore, dovrebbero destare attenzione. Se a questi si aggiungono, svenimenti, aritmie, tendenze suicide e comportamenti autolesivi, astenia e difficoltà respiratorie, allora è consigliabile rivolgersi innanzitutto al medico di famiglia.
La medicina, però, non è l’unica cura. La presenza della famiglia è di fondamentale importanza per superare dei momenti emotivamente complicati. Inoltre, familiari e amici possono fare da tramite per una corretta terapia medica ed un eventuale percorso di psicoterapia.
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