4 Settembre 2019 - 16:18

I divieti più “bizzarri” dell’estate 2019, in spiaggia e non solo

Fase 2 Coronavirus

Dalle città libere dalla dittatura del “torso nudo” alle spiagge senza castelli di sabbia, ecco i divieti dell’estate 2019 che ti faranno sorridere (e poi riflettere)

I divieti più bizzarri dell’estate 2019: no torso nudo ad Agropoli. E sulle app di incontri…

Una delle notizie che questa estate mi ha fatto più sorridere e riflettere è quella di un uomo che ad Agropoli, in provincia di Salerno, è stato multato per aver passeggiato a torso nudo al di fuori degli ambienti predisposti alla balneazione, in ottemperanza ad un nuovo provvedimento del sindaco Adamo Coppola.

Il sorriso sornione e anche un po’ compiaciuto di chi sostiene da sempre che il torso nudo vada saputo esibire (se per darti un tono da macho devi trattenere il respiro, lascia perdere)  e che la spiaggia non può essere luogo di “acchiappo imperituro”, ha presto lasciato spazio a una bruciante curiosità giornalistica che mi ha condotto alla ricerca dei divieti più bizzarri dell’estate 2019.

E così, a proposito di “acchiappo imperituro”(che oggi passa anche attraverso il nostro smartphone) ho scoperto che in Texas sarà vietato inviare foto di nudo o sessualmente esplicite tramite le più note app di incontri: chiunque venga in qualche modo “beccato” a praticare quello che in gergo tecnico si chiama cyber-fishing può andare incontro ad una multa di minimo 500 dollari. I maschi alfa italiani per il momento possono stare tranquilli, anche se la norma potrebbe essere presto applicata in altri stati d’America e del mondo.

Niente castelli di sabbia e infradito: questione di sicurezza

Se pensavate di fare una vacanza alle Cinque Terre e di mettere in valigia le infradito di ordinanza, cambiate calzature o meta di villeggiatura. Perché dallo scorso Marzo è severamente vietato avventurarsi per i sentieri delle cinque terre senza le calzature idonee: “Ne va della sicurezza di tutti”, ha asserito il direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre Patrizio Scarpellini.

E alla sicurezza dei propri bagnanti deve aver pensato anche il Comune del Cavallino (Venezia) una delle spiagge più frequentate dell’Adriatico,  quando ha vietato “qualsiasi attività o comportamento che limiti o impedisca il transito delle persone e dei mezzi di soccorso sia lungo il lido sia dalla spiaggia verso il mare e viceversa”.  Quindi bando anche agli iconici castelli di sabbia?

Nessun divieto specifico riguarda i castelli di sabbia”, ha rassicurato il portavoce della capitaneria di porto di Venezia Alberto Pietrocola quando già nonni e genitori erano pronti alla guerriglia, l’ordinanza serve “per fermare una situazione, ormai degenerata, di lettini e ombrelloni messi praticamente in acqua”.