Bisognerà ancora attendere la disponibilità del modulo per fare domanda, dopodiché sia lavoratori dipendenti che autonomi potranno presentare domanda in banca per sospendere le rate del mutuo per 9 mesi.
Ma attenzione, sono necessari dei requisiti per poter accedere alla sospensione. Prima di tutto il mutuo deve essere in ammortamento da almeno un anno e le sue rate devono essere state pagate sempre in tempo, ovvero con un ritardo massimo di 6 mesi. La somma complessiva del mutuo non deve superare i 250 mila euro e deve riguardare soltanto la prima casa.
I lavoratori dipendenti, per accedere a questo beneficio messo a punto dal decreto straordinario del 17 marzo dal Governo, devono aver avuto una sospensione o una riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni. I lavoratori autonomi, invece, devono aver subito un calo del fatturato del 33% dal 21 febbraio 2020, a causa delle misure restrittive.
Il Governo ha stanziato per questo fondo di solidarietà, istituito già dalla finanziaria 2008, 400 milioni di euro ed in effetti esso va a compensare le perdite delle banche per i mancati incassi. Il mutuo dei clienti, verrà infatti solo sospeso e dopo la fine di questa emergenza sanitaria, si ripartirà dall’ultima rata non pagata, mentre la data di scadenza del mutuo verrà posticipata. Con il decreto del 17 maggio pertanto il Governo si impegna a pagare il 50% dei mancati interessi alle banche per il periodo di sospensione, mentre l’altro 50% resta a carico dei clienti.
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