23 Aprile 2021 - 16:13

Roma: Dzeko si è ripreso la squadra, ma il futuro è un rebus

Dzeko, Roma

Nelle ultime settimane Edin Dzeko si è rimesso la Roma sulle spalle, come ha sempre fatto negli ultimi anni. Il futuro però appare incerto

Quello tra Dzeko, la Roma e i tifosi giallorossi è sempre stato un rapporto strano. Dal suo arrivo nella Capitale sei anni fa, l’attaccante bosniaco ha sempre diviso i sostenitori dei capitolini sulle proprie prestazioni e le proprie qualità. Spesso criticato e ritenuto un giocatore dai pochi gol, Dzeko è uno dei migliori marcatori della storia della Roma. I suoi numeri parlano da soli: in 253 presenza con la maglia giallorossa, l’attaccante è andato a segno in 117 occasioni, vincendo anche il titolo marcatori del 2017. Totti a parte, un attaccante cosi non si vedeva all’ombra del Colosseo dai tempi di Batistuta.

Eppure più volte nel corso degli anni Dzeko è stato vicinissimo a lasciare i giallorossi. Nel gennaio del 2018 fu vicinissimo al Chelsea, nell’estate del 2019 sembrava fatta per il suo passaggio all’Inter, ed un anno fa era tutto fatto con la Juventus, ma poi l’operazione saltò a causa del mancato approdo di Milik in giallorosso. Nonostante fosse stato ad un passo dall’addio, Dzeko si è sempre comportato da professionista esemplare, caricandosi la Roma sulle spalle in più di un’occasione.

La stessa cosa è accaduta quest’anno, quando dopo la lite con Fonseca il bosniaco è stato a tanto cosi dal lasciare la Capitale. Invece come sempre è rimasto, e dopo alcune partite ha trovato il modo di rendersi ancora utile, segnando il gol qualificazione con l’Ajax. Il futuro di Dzeko alla Roma, però, mai come quest’anno è incerto. Molto dipenderà da chi sarà alla guida della squadra nella prossima stagione.

Il rapporto tra il bosniaco e Fonseca non è mai stato dei migliori, ma in caso di mancato successo in Europa League, il destino del portoghese è segnato. E allora il prossimo tecnico, che sia Sarri, Allegri o un altro nome, potrebbe considerare Dzeko fondamentale per il proprio gioco. Ed in quel caso, lo strano rapporto tra il bosniaco, la Roma e i tifosi, si protrarrà per un altro anno, forse l’ultimo. Questa volta per davvero.