Nato a Ovalle, in Cile, il 4 Ottobre del 1949 è morto oggi lo scrittore, sceneggiatore e giornalista Luis Sepùlveda. A darne notizia è la casa editrice Guanda, che in Italia ha pubblicato tutti i suoi libri.
“Quasi trent’anni di collaborazione, per un totale di circa 9 milioni di copie vendute nel nostro Paese” si legge nella nota di commiato; l’autore, che nella sua vita ha coniugato instancabilmente impegno politico e ambientalista, lo scorso febbraio aveva contratto il Coronavirus.
Era legato sentimentalmente alla poetessa cilena Carmen Yanez, con la quale dal 1996 viveva a Gijòn, nelle Asturie. Si è spento a Oviedo.
Tra le sue opere più conosciute ricordiamo: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Il mondo alla fine nel mondo, Patagonia Express, Diario di un killer sentimentale e, forse soprattutto, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, che ha dato il via alla sua produzione favolistica nel 1997.
Nel corso della sua carriera Sepùlveda ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui la Laurea Honoris Causa in Lettere presso l’Università di Urbino, il Premio Chiara alla Carriera e il Premio Hemingway per la Letteratura.
L’autore, naturalizzato francese, era da poco tornato in Italia, a Milano, per festeggiare i suoi settant’anni; era atteso a Napoli come ospite della prossima edizione di “Napoli Città Libro”, rimandata da Aprile ad Ottobre 2020 a causa del Coronavirus.
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