Egon Shiele, artista controverso del ‘900, ha ispirato un film
Il pittore più provocatorio del ‘900, Egon Shiele, ha ispirato il film di Dieter Berner, proiettato dal 27 al 29 novembre
In occasione del centenario della sua morte, nel 2018, il regista Dieter Berner ha realizzato una pellicola su Egon Shiele, l’artista più irriverente e torbido del ‘900 che, dal 27 novembre, sarà in proiezione a Vienna fino ad oggi, mentre in Italia dal 20 fino al 30 presso lo spazio Oberdan di Milano.
La vita
Shiele nacque nel giugno del 1890 a Tullin, in Austria, ma rimase orfano di padre, che soffriva di disturbi mentali. Nel 1906 si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Vienna che pochi anni dopo lasciò, per fondare il Neukunstgruppe.
Sullo sfondo di un’incombente Guerra Mondiale l’arte scandalosa ed inquieta di Shiele prende vita attraverso corpi femminili nudi, sensuali e seducenti, al limite della pornografia.
Il giovane pittore, morto a soli 28 anni, infatti, ha lasciato una notevole produzione artistica di dipinti ad olio e ritratti, in cui compaiono prima sua sorella Gertrude, sua prima musa e poi una diciassettenne di nome Wally, della quale si innamorò e perciò sarà portato in tribunale per abusi su una minorenne.
La consacrazione
Molti mecenati però carpirono in lui un grande potenziale, soprattutto il già affermato Gustav Klimt, che decise di prenderlo sotto la sua ala. Shiele dedicò alla sua arte tutto se stesso, persino quando il Conflitto Mondiale voleva impedirglielo, permettendo così di sviscerare il suo tormento esistenziale attraverso opere che lo hanno reso uno delle icone dell’Espressionismo contemporaneo.
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