14 Ottobre 2019 - 17:28

El Camino – Recensione No Spoiler del film di Breaking Bad

Film del 2019 disponibile sulla piattaforma streaming Netflix, El Camino racconta la vita di Jesse Pinkman dopo gli eventi dell’ultimo episodio di Breaking Bad

Ci sono cerchi che vanno chiusi, anche se ci volessero anni. Era il 9 novembre 2013 quando in Italia fu trasmesso l’episodio Felina, il capitolo conclusivo durato 5 stagioni chiamato Breaking Bad. La serie, ideata, scritta e diretta da Vince Gilligan è considerata una delle migliori della storia del piccolo schermo.

Il ricordo di Breaking Bad ancora impresso

Una serie capace di scavare nel profondo dell’animo umano, attraverso il personaggio di Walter White (Bryan Cranston) che da professore sottopagato diventa il più grande cuoco di metanfetamina. Un viaggio terminato circa sei anni fa ma ancora impresso nella mente e nei cuori dei telespettatori. Un finale, commovente e coinvolgente, che però lasciava uno spiraglio narrativo dal discreto potenziale.

Non a caso l’annuncio totalmente inaspettato di un film tratto dal serial fu accolto con enorme sorpresa. Le aspettative, dunque, da rispettare, erano alte.

Il personaggio di Jesse Pinkman (Aaron Paul) da co-protagonista diventa protagonista nel film El Camino. Il viaggio di Walter, dunque, prosegue con quello di Jesse, a bordo di una El Camino, in fuga da un passato doloroso ma proprio a riaffiorare in una pellicola arricchita da un gran bel montaggio.

Il passato e il futuro si mescolano nel presente

Cosa ha fatto Jesse dopo esser sfuggito dagli uomini che lo avevano incarcerato? El Camino ci dà la non necessaria risposta, ma lo fa coerentemente con la regia e lo stile di Gilligan. Nel cast ritroviamo Jesse Plemons (Todd), Charles Baker (Skinny) e altri cameo che è meglio non anticipare a chi ancora non ha visionato il film.

Nonostante la lentezza seriale regga molto meno come lungometraggio, El Camino ha il pregio di raccontare – come Breaking Bad ha per primo fatto e Better Call Saul ha ben continuato – con estrema cura e precisione le emozioni, gli ambienti, le situazioni di tensione e distensione.

Passato, presente e futuro si intrecciano in un ispiratissimo montaggio e nella storia di El Camino. La pellicola aggiunge flashback per poi riesumarli nei nuovi eventi, finalizzati con la ricerca di un futuro di pace per il protagonista Jesse.

Aaron Paul dà dimostrazione di essere un attore caparbio e soprattutto capace di reggere quasi in solitudine l’intera pellicola. I suoi legami col passato e le sue incertezze sul futuro rappresentano la vera anima di questo El Camino, un viaggio che continua dopo il grande cerchio tracciato dalla serie televisiva.

Netflix confeziona un’opera nostalgica per i fan di Breaking Bad, approfittando dell’unico filone narrativo utilizzabile per raccontare qualcosa di nuovo, aggiungendo una piccola chicca alla sua storia terminata nel 2013. Il risultato è un film non del tutto eccellente ma comunque scorrevole e piacevole, con un Aaron Paul consacrante e una regia ancora una volta brillante.