Elezioni 2018: il centrodestra scricchiola di nuovo
Nuova lite nel centrodestra tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi sul condono. E l’alleanza di centrodestra mostra altre crepe nascoste
Qualcosa di veramente grosso si sta muovendo nel centrodestra. E non in maniera positiva. Si cominciano ad intravedere i segni delle prime “spaccature” all’interno della coalizione, soprattutto per quanto riguarda il dualismo Berlusconi-Salvini.
Questa volta, il pomo della discordia è l’ipotesi di “condono” avanzata dal Cavaliere. Berlusconi, a proposito dell’argomento, ha dichiarato: “Bisogna cambiare le regole: chi deve costruire una casa o aprire un’attività commerciale non dovrà più aspettare anni per permessi e licenze. Dovrà dichiarare l’inizio dell’attività e assumersi la responsabilità di rispettare le leggi. Solo dopo verranno i controlli.”
Sull’onda di queste parole ha risposto il suo diretto alleato, Matteo Salvini, dimostrando ancora una volta una certa autonomia di pensiero, ha dichiarato: “Rilanciare l’edilizia è fondamentale togliendo burocrazia e tagliando tasse folli come l’Imu su capannoni e negozi sfitti. Bisogna anche bloccare le aste giudiziarie al ribasso, che falsano il mercato. Ma dico no, dico fortemente no, a ogni ipotesi di condono per abusi edilizi: il nostro territorio è già troppo cementificato, occorre abbattere tutte le costruzioni abusive, a partire dalle zone più a rischio.”
Uno scenario paradossale, difficilmente ipotizzabile, soprattutto alla vigilia del voto. Cosa succederà ora nel centrodestra? Vi sarà una scissione definitiva o si manderà avanti una convivenza “forzata”? La partita è ancora aperta.
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