7 Marzo 2018 - 21:19

Elezioni 2018: Luigi Di Maio ora guarda tutti dall’alto

Decreto Dignità Scontro Rodotà

Dopo il risultato delle elezioni, Luigi Di Maio rivendica la sua egemonia sul governo e la presenza essenziale del Movimento 5 Stelle a Palazzo Chigi. Poi apre a possibili coalizioni di governo

Luigi Di Maio lo aveva previsto. Ed ora, tutto ciò che aveva sempre pronosticato si è concretizzato. Il Movimento 5 Stelle è diventato il partito di riferimento per la costituzione di un governo.

Non siamo una forza territoriale come la Lega, siamo una forza nazionale e siamo inevitabilmente proiettati al governo. Sono gli altri a dover parlare con il M5S. Ho sentito tanti apprezzamenti da ambienti a noi non vicini. Li accolgo senza fraintendimenti e polemiche, il M5S è aperto” ha dichiarato Di Maio.

E intanto, c’è già chi abbocca ai segnali. Lo stesso Movimento sembra guardare nell’ottica di un’alleanza con il centrosinistra: i ministri candidati per il governo provengono da ambienti tipicamente democratici, i piani economici di cui il partito si vorrebbe far garante sono di stampo keynesiano.

Gli stessi esponenti del centrosinistra hanno aperto ad una possibile coalizione.
Io dialogo con loro quotidianamente. Non c’è nessun tabù da sfatare” ha dichiarato il piemontese Sergio Chiamparino.

Allo stesso tempo, però, segnali simili arrivano dal centrodestra, in particolare dalla Lega. “M5S e Lega hanno vinto le elezioni e devono governare.” ha dichiarato Roberto Maroni.

Insomma, Di Maio ha solo l’imbarazzo della scelta. Aspetta solamente un segnale dal Quirinale e da Sergio Mattarella, aspetta solamente che gli sia data la possibilità di formare un nuovo governo. Un governo a forti tinte pentastellate.

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