Elezioni USA: gli scenari possibili per Trump

Il presidente magnate punta su economia e sicurezza, mentre i dem sui diritti. Queste elezioni USA sono più incerte che mai

Oggi è il giorno decisivo. In America, si tiene il referendum su Trump, le elezioni USA. Il tycoon americano, però, si ritrova in qualche modo con le spalle al muro, in quanto il voto, ad ora, è più incerto che mai.

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Il consenso generale tra i sondaggisti indica i democratici come i favoriti per la maggioranza alla Camera, mentre al Senato le remore ci sono ancora e i repubblicani non dovrebbero temere nulla. Se effettivamente, però, la situazione delle elezioni USA midterm dovesse proseguire su questi binari, per il presidente americano sarebbe una sconfitta dura da digerire.

In palio nel voto ci sono tutti i 435 seggi alla Camera, 35 al Senato e 36 poltrone da governatore. Per conquistare la Camera, i democratici devono togliere 23 deputati ai repubblicani. Per prendere il Senato gliene basterebbero tre, ma l’impresa è più difficile perché dei 35 posti in palio solo 9 appartengono al GOP, e molti dei 26 in carica dell’opposizione corrono in Stati vinti da Trump nel 2016.

Secondo il sito FiveThirtyEight, i democratici hanno l’87,3% di possibilità di conquistare l’aula bassa, e il 16,7% quella alta. Dai sondaggi, però, non si può certo giudicare l’effettiva previsione del voto. Non a caso, sia in casa dem che in casa conservatrice sono molto cauti nel giudicare i possibili scenari.

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Ma, per l’appunto, quali sono le possibilità che ci riserveranno le elezioni?

I possibili scenari

Le elezioni USA riservano ben tre scenari alternativi possibili. Il primo, che sostiene la vittoria piena dei repubblicani al Congresso e la riconferma di Trump, passa dalla riconferma di Camera e Senato. Lo scenario è molto difficile da concretizzare, in quanto le politiche diverse adottate dalle due fazioni non porterebbero (quasi sicuramente) ad un “cappotto”.

Trump ha puntato su immigrazione e poi sull’economia, accaparrandosi di fatto tutti i voti della classe borghese statunitense e anche un bel po’ di voti di quella media. Di contro, i democratici puntano semplicemente sul fatto di non essere Trump, di dare battaglia per i diritti dei lavoratori. Scelta molto semplice, ma che potrebbe risultare più solida ed efficace.

Se, invece, entrambi i rami venissero presi dai democratici, sarebbe una bocciatura catastrofica senza precedenti per il tycoon.

Ma anche se i dem conquistassero solo la Camera, le conseguenze sarebbero gravissime per il presidente. Infatti, quest’ultimo non potrebbe più far passar leggi. Inoltre, sarebbe esposto all’impeachment, conseguenza del caso Russiagate, e a sanzioni a seconda delle indagini del procuratore Mueller.
Infine, l’amministrazione rischierà di essere paralizzata dalle inchieste che l’opposizione potrà avviare nelle varie commissioni.

Se invece i dem conquistassero i governatori in stati chiave come Pennsylvania, Michigan, Florida, Ohio, Iowa e Wisconsin, guadagnerebbero un vantaggio importante in vista delle presidenziali del 2020. Lì, poi, attaccherebbero Trump a tutta forza, forti di un vantaggio statale che in America è fondamentale.

Insomma, la sfida è ancora aperta. Le elezioni USA sono appena cominciate, ma già si profilano le possibilità.

Antonio Jr. Orrico

Studente al terzo anno di Scienze della Comunicazione, con una passione innata per il giornalismo, per la scrittura, per la lettura e per la musica.

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