Elodie a Le Iene: “Quando gli uomini sbagliano, è giusto che paghino”
Elodie in rosso contro la violenza sulle donne a Le Iene: “Non dobbiamo mai proteggere gli uomini perché quando sbagliano è giusto che paghino”
Di nuovo in abito rosso (colore simbolo della lotta alla violenza sulle donne), come quella sera all’Ariston, la cantante Elodie ha inaugurato la prima puntata de Le Iene con un lungo monologo.
L’occasione è stata quella del servizio sul caso Dayane Mello, la quale ha denunciato un stupro da parte di Nego do Borel, avvenuto durante la loro permanenza nella casa del reality brasiliano La Fazenda.
“Io voglio parlare solo alle mie amiche e dire la mia con onestà perché non devo e non voglio spiegare niente a nessuno. Noi non dobbiamo mai sentirci in colpa. Non dobbiamo mai proteggere gli uomini perché gli uomini non sono i nostri figli e quando sbagliano è giusto che paghino” ha esordito la perfomer.
“Se quell’uomo ha davvero fatto sesso con una donna che non poteva intendere e volere perché era sotto effetto di alcol, deve pagare e Dayane deve essere trattata come una vittima perché lo è. Mi fa incazzare vedere una ragazza che non può dire no, o che si vergogna a farlo come se il proprio corpo non fosse più suo, come se ormai fosse troppo tardi per tornare indietro” ha continuato indignata.
“Io sono libera di cambiare idea fino all’ultimo, di dire “Non mi va più”, oppure “Ho sonno, sono stanca, levati di torno”. O di darti un calcio nei coglioni, piuttosto che stare in silenzio. Quando facevo la cubista, il mio corpo era il colore, la scenografia del locale e io mi divertivo tantissimo. Ma bastava un solo sguardo, o un gesto fuori posto per farmi sentire sbagliata. Sono passati tanti anni e non è cambiato molto. Succede che mi dicano “Elodie, ma tu fai i balletti mezza nuda”.
“E allora? I corpi sono belli, mi piace essere guardata, ma tra ammirare un corpo e possederlo in mezzo c’è il consenso e il desiderio, che è fondamentale. Vi siete mai chiesti cosa desidera una donna? C’è un’altra cosa che mi fa incazzare. Facciamo un esempio: per farsi accettare da un uomo, una donna ogni tanto non può dire con quante persone è stata a letto. Anch’io a volte ho fatto fatica a dire le mie cose ed è capitato a tutte sentirsi dire “Non devi raccontare proprio tutto al tuo uomo”.
“Io mi domando, perché? Cosa devo nascondere? Da cosa lo devo proteggere? Di cosa ha paura? Del mio passato? Delle mie esperienze che sono le sue stesse? Di conoscermi davvero? Molti uomini hanno questa paura e vogliono dominarci, controllarci e difenderci, come se fossimo una loro proprietà. Io non voglio essere difesa, voglio essere compresa“.
“Non voglio essere giudicata, voglio essere ascoltata, perché quello che sono vale e ci ho messo tanti anni ad essere quella che sono oggi e sono orgogliosa di me. Tutte le volte che abbiamo accettato il ruolo che qualcuno ha scelto per noi, siamo finite a fare da madri ai nostri compagni. Magari passiamo la vita a cercare di salvare qualcun altro, a me è successo tantissime volte, forse perché mi sentivo importante, di avere un valore e di avere un senso in questa vita. In realtà, quando decidi di dare tutto ad un’altra persona, è proprio il momento in cui ti annulli, ti annienti e perdi la bellezza di dedicare il tuo tempo a te stessa. Quindi non facciamolo, non dobbiamo sparire mai” ha concluso Elodie.
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