6 Marzo 2020 - 12:31

Emergenza coronavirus: governo chiede 7,5 miliardi per imprese e famiglie

Coronavirus trattato di Schengen Maldive

Il Governo stila le misure economiche da attuare per l’emergenza Coronavirus. Mercoledì il voto in Parlamento

​Il Governo metterà in campo risorse per 7,5 miliardi, superiori a quanto previsto inizialmente, per aiutare famiglie e imprese ad affrontare l’impatto dell’emergenza Coronavirus. E per farlo chiederà un aumento del deficit per circa 6,35 miliardi, pari allo 0,35% del Pil. Il decreto dovrà essere autorizzato dalle Camere la prossima settimana. Una volta ottenuto il via libera del Parlamento sarà varato il secondo decreto legge con il sostegno ai settori economici più colpiti.

“Abbiamo deciso di stanziare l’importo di 7,5 miliardi di euro a supporto delle famiglie e delle imprese che stanno affrontando l’emergenza Coronavirus. Questa operazione ha bisogno dell’approvazione da parte del Parlamento“, ha annunciato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Conte ha rinnovato l’appello “all’unità del Paese” e “al coinvolgimento delle opposizioni” e ha assicurato che “l’Italia non farà un salto nel buio” perché “da parte della Commissione c’è piena sensibilità a venirci incontro”. 

Come riportato da AGI, nei giorni scorsi l’entità della manovra sembrava dovesse essere più contenuta, intorno ai 4-4,5 miliardi, ma la cifra è poi lievitata. Nella nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, in cui il governo aveva indicato un obiettivo di deficit al 2,2% del Pil, ora l’incremento in termini di indebitamento netto è di circa 0,3 punti percentuali di Pil.

A cosa serviranno questi fondi?

I 7,5 miliardi saranno destinati a finanziare misure sanitarie e di pubblica sicurezza per garantire assistenza alle persone colpite dalla malattia e per contenere il contagio. Il governo ha già stanziato altri 100 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, da destinare alla Protezione civile. Si lavora anche per potenziare gli ammortizzatori sociali ed estendere l’utilizzo della cassa integrazione in deroga e del Fondo di integrazione salariale. Il governo studia inoltre meccanismi di ristoro parziale o totale per chi ha subito un danno diretto o indiretto dalle misure di restrizione per contenere il contagio. Si punta a erogare nuova liquidità per le imprese, a partire da una moratoria dei crediti da parte del sistema bancario.