Scoperta una nuova estinzione di massa che creato la “nostra” Terra

Scoperta la sesta ed ultima estinzione di massa, quella che ha plasmato il pianeta Terra così come lo conosciamo noi. La ricerca ha una firma italiana

Il mondo ha subito per ben sei volte un’estinzione di massa, un evento catastrofico che ha cancellato quasi totalmente la vita presente per dare spazio ad una nuova era. Se fino ad ora erano cinque le estinzioni di massa conosciute dagli scienziati, adesso grazie a studi geologici durati anni, gli scienziati possono finalmente cambiare la storia. Una notizia importante è che la scoperta ha una firma italiana. Si tratta di Jacopo Dal Corso, della China University of Geosciences, insieme al Museo delle Scienze di Trento (Muse), le Università di Ferrara e Padova, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige. La ricerca è stata poi pubblicata sulla rivista scientifica Science Advances.

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Le prime estinzioni di massa

Le cinque transizioni biotiche, o estinzioni di massa, sono state:

  • Ordoviciano-Siluriano (circa 450 milioni di anni fa);
  • Devoniano superiore (circa 375 milioni di anni fa);
  • Permiano-Triassico (circa 250 milioni di anni fa);
  • Triassico-Giurassico (circa 200 milioni di anni fa);
  • Cretaceo-Paleocene (o Cretaceo-Terziario, circa 65 milioni di anni fa).

Ognuna di queste ha provocato un forte cambiamento dell’ecosistema terrestre, con la scomparsa di un grande numero di specie viventi e la sopravvivenza di altre che divengono dominanti.

La sesta estinzione appena scoperta

Come le altre cinque transizioni biotiche, anche la sesta estinzione di massa – denominata “Episodio pluviale Carinco” – è stata caratterizzata da un violento evento che ha sconvolto la biodiversità presente sulla Terra. 233 milioni di anni fa, secondo l’analisi di reperti geologici e paleontologici, un’incredibile eruzione vulcanica ha riversato nell’atmosfera un’enorme quantità di gas come anidride carbonica. Questo ha generato un brusco aumento delle temperature ed un aumento delle precipitazioni. Il tutto è durato circa un milione di anni e un tale stravolgimento delle condizioni climatiche ha portato a decimare la specie acquatiche e terrestri, permettendo così, al termine delle piogge, di dare spazio a nuove forme di vita che hanno ripopolato il nostro pianeta. Tra questi, i dinosauri.

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La storia della Terra insegna quindi quanto sia pericoloso un così repentino innalzamento delle temperature. A pochi giorni dall’annuncio dell’imminente distacco di due enormi ghiacciai dell’Antartide, le cui conseguenze potrebbero essere disastrose (maggiori informazioni in questo articolo), è importante riflettere su ciò che l’uomo sta provocando “in casa sua”. L’auspicio è che i governi si rendano conto della gravità di ciò che sta avvenendo per cercare invertire quanto prima la rotta e cercare di salvare il salvabile.

Guido Isacco

Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti-Sezione Campania. Appassionato di scienza, arte e attualità. Collaboratore presso ZON.it, per il quale cura principalmente la rubrica HealthZon.

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