15 Settembre 2020 - 12:44

Antartide, due ghiacciai si stanno sciogliendo. Conseguenze catastrofiche

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Due importanti ghiacciai in Antartide si stanno sciogliendo, portando a disintegrarsi un enorme pezzo della calotta glaciale. Le conseguenze sono gravissime e il livello del mare potrebbe alzarsi di oltre tre metri

Surriscaldamento globale, uno dei mali più infidi e silenziosi che affliggono l’umanità contemporanea. Così silenziosi da non ricevere mai un’adeguata attenzione da parte dei governi che, incuranti, continuano ad inquinare l’atmosfera. L’ultima terrificante notizia giunge da un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica statunitense Proceedings of the National Academy of Sciences e si basa su dati raccolti grazie ad immagini satellitari. Due grandi ghiacciai situati lungo la costa del Mare di Amundsen nell’Antartide occidentale, Pine Island e Thwaites, si stanno velocemente sciogliendo. I due ghiacciai già contribuiscono per il 5% all’innalzamento del livello globale del mare ma, continuando di questo passo, la situazione potrebbe diventare davvero drammatica.

Infatti, i due ghiacciai contribuiscono a mantenere in sede calotta polare ancorata alle montagne sottostanti presente nella parte continentale dell’Antartide. Con l’innalzamento della temperatura, che nel mese di febbraio ha superato i 20 gradi, il ghiaccio si scioglie inesorabilmente. Viene così a mancare un importante sostegno per la calotta che pian piano cede e si riversa nell’oceano. Quando ciò avverrà, un’enorme mole di acqua verrà spostata e le conseguenze per i paesi costieri e a rischio inondazione saranno catastrofiche. A causare questo spostamento, non solo la temperatura dell’aria, che ha subito un innalzamento di 3 gradi, ma anche quella dell’acqua, molto più calda del normale.

Le immagini satellitari hanno messo in evidenza come lo spostamento dei due ghiacciai in Antartide stia progredendo in maniera inesorabile. Ha affermato Stef Lhermitte, esperta di satelliti presso la Delft University of Technology nei Paesi Bassi: “Sapevamo che si trattava di ghiacciai che avrebbero potuto avere importanza per il futuro, ma le immagini per me indicano che le piattaforme di ghiaccio sono in pessime condizioni già ora“.

Lo studio infatti ha mostrato come tale processo sia iniziato già nel 1999, ma che si sia fortemente velocizzato già a partire dal 2016. Negli ultimi anni, nella parte centrale ed occidentale dell’Antartide, i ghiacciai si sono ridotti del 30%. Con lo scioglimento del ghiacciaio Thwaites, verrebbe a riversarsi in mare una quantità di acqua tale da provocare un innalzamento del livello dell’acqua di oltre tre metri. Aggiungendo a questi dati, anche quelli che riguardano i ghiacciai del Circolo Polare Artico, ben si comprende la gravità del fenomeno ed i possibili rischi per l’intera umanità.

Attualmente il dibattito sull’origine del coronavirus, se sia naturale o sia stato l’uomo a generarlo, è aperto. Nel caso dell’Antartide e dello scioglimento dei ghiacciai, la risposta è semplice: è tutta colpa dell’uomo.