Sono giorni duri per la politica italiana che continua a diversi sui temi più scottanti per affrontare l’emergenza covid: eurobond e Mes. Le delegazioni della Lega e di Forza Italia all’Europarlamento, infatti, hanno votato ieri contro un emendamento presentato dal gruppo dei Verdi a una risoluzione sulla risposta dell’Ue alla pandemia del Coronavirus, che chiedeva la creazione dei coronabond per condividere il debito futuro degli Stati membri. Caos anche all’interno della maggioranza. Pd e M5s oggi si dividono sul voto in plenaria a favore dell’attivazione del Mes riformato. Il Pd ha votato a favore del paragrafo 23 che invita i Paesi dell’eurozona ad attivare il Mes, mentre il M5s si è espresso contro.
Dunque per il partito di Salvini e quello di Berlusconi gli eurobond – soprannominati coronabond – non sono lo strumento per fronteggiare l’emergenza coronavius. Inoltre per la Lega in particolare né gli eurobond né il Mes dovrebbero essere attivati. La soluzione si trova solo nella Banca centrale europea. Per Forza Italia viceversa gli eurobond non sono utili alle’emrgenza coronavirus ma il Mes modificato senza condizioni che permetterebbe di risanare la sanità italiana sarebbe utile da sfruttare
Viceversa gli eurodeputati di Fratelli d’Italia hanno mostrato più coerenza, votando a favore dell’emendamento dei Verdi – partito politico italiano di Sinistra, di ispirazione ambientalista, socialista democratico, progressista e pacifista, membro del Partito Verde Europeo. Le delegazioni del Movimento 5 Stelle e del Partito democratico hanno votato a favore, mentre quella di Italia Viva si è astenuta. Il testo dell’emendamento dei Verdi prevedeva di condividere a livello Ue una quota consistente del debito che sarà emesso dagli Stati membri.
“L’ennesimo tradimento ai danni dell’Italia da parte della Lega Nord e Forza Italia è servito: in aula, al Parlamento Europeo, hanno votato contro gli Eurobond“, tuona Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare cinquestelle e vicepresidente del Parlamento europeo. Tuttavia il M5s ha votato contro il paragrafo della risoluzione sulla risposta dell’Ue alla crisi del Coronavirus che chiedeva la creazione del Recovery Fund all’interno del bilancio comunitario, ovvero il fondo comune dell’UE che dovrebbe finanziare la ripresa economica dell’Europa e quindi anche dell’Italia. Il testo del paragrafo 17 della risoluzione, che è comunque stato approvato a larga maggioranza, chiede alla Commissione “un pacchetto massiccio per la ripresa e la ricostruzione di investimenti per sostenere l’economia europea dopo la crisi, aldilà di ciò che il Mes, la Bei e la Bce stanno già facendo”.
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