27 Aprile 2020 - 10:47

Fase 2: tre date per ripartire, il calendario delle riaperture

parigi

La Fase 2 inizia ufficialmente con il nuovo Dpcm del Premier Conte che ha illustrato quali saranno le tre tappe per ripartire. Le aziende dal 4 maggio, dal 18 negozi, musei e cantieri privati. Il 1 giugno sarà la volta di bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici

La Fase 2 parte parzialmente oggi 27 aprile con la riapertura di aziende strategiche, industriali e produttive. Questa è infatti una settimana cruciale che anticipa quella tanto attesa del 4 maggio. Ieri sera, con una conferenza stampa in diretta da Palazzo Chigi, Giuseppe Conte ha parlato agli italiani.

Dopo le ultime frenetiche e continue riunioni con la cabina di regia e i capi di delegazione, il nuovo Dpcm porta la data del 26 aprile 2020. Dal 4 maggio l’Italia si addentra nella cosiddetta Fase 2, quella di un lento e graduale ritorno alla normalità. Dunque il paese si rimette in moto, ma vediamo nello specifico le tre date dettate per le riaperture scaglionate e quale allentamento delle restrizioni prevede il nuovo decreto.

Fase 2 e vita sociale

Per un completo ritorno alla vita sociale bisognerà ancora attendere, in assenza di un vaccino o di altro rimedio, il paese non può permettersi di abbassare la guardia. “È impossibile e sarebbe molto pericoloso” a detta del presidente del Consiglio che teme nuovi peggioramenti della curva dei contagi. Tuttavia ci si potrà spostare all’interno della propria regione, si potrà anche andare al mare o in montagna per svolgere attività motoria,  ma rigorosamente da soli. Resta infatti attivo il divieto di assembramento, salvo gli incontri che dovranno essere limitati ai familiari stretti.

Messe e funerali

È uno degli argomenti più controversi della Fase 2, lo svolgimento dei riti religiosi che restano sospesi, tranne quelli funebri, ma con delle limitazioni. Dopo le drammatiche immagini di tir militari che trasportavano le salme dei defunti per Coronavirus, si apre uno spiraglio per i funerali. Saranno consentiti, ma con uno stretto numero di familiari che si riduce a 15 persone. 

Le riaperture dal 4 maggio all’1 giugno

L’italia riaccende i motori dal 4 maggio con la ripresa di buona parte delle aziende, dalla manifattura alle costruzioni. Riparte anche il commercio all’ingrosso relativo a filiere e cantieri privati, restando nei limiti delle indicazioni di sicurezza e con obbligo dei dispositivi di protezione. Il 18 maggio sarà la volta dei negozi al dettaglio, anche questi saranno tenuti a rispettare le regole del distanziamento sociale e santificare locali e merce. L’1 giugno dovrebbe invece segnare la reattività del comparto estetico, parrucchieri, Barbieri e centri estetici che dovranno ricevere per appuntamento.

Come cambiano gli spostamenti

Non ci sono grossi cambiamenti nella Fase 2 e questo è un aspetto che tradisce le aspettative di gran parte degli italiani. Tuttavia tra le necessità citate dal decreto del 26 aprile vanno ad aggiungersi “spostamenti per incontrare i congiunti” un parziale allentamento nei limiti del divieto di assembramento. Sarà consentito spostarsi all’interno della propria regione, per quanto riguarda invece la mobilità tra regioni sarà permessa solo per comprovate esigenze di lavoro, urgenza o salute. 

Autocertificazione, come cambia?

L’autocertificazione resta anche nella Fase 2, per almeno le prime due settimane. La decisione assunta da Conte tutela il rischio di un frainteso ritorno alla normalità. Il timore è quello che il 4 maggio venga preso come un “liberi tutti” e questo atteggiamento potrebbe andare a gravare sui progressi raggiunti fino a questo momento. Tra le motivazioni si avrà la possibilità nella nuova autocertificazione di spuntare la voce “visita a parenti e congiunti”.

Dispositivi di protezione Fase 2

La più importante novità che nella Fase 2 interesserà le mascherine è quella del prezzo. Verrà infatti emanata una circolare per fissare il prezzo massimo dei dispositivi di protezione per evitare speculazioni ed abusi. Per quanto riguarda l’obbligo di indossare la mascherina esso varrà solo all’interno di luoghi chiusi. Sarà obbligatorio indossare la mascherina in negozi, uffici, fabbriche e su tutti i mezzi di trasporto.

Parchi, sport, mare e montagna

Sarà possibile passeggiare e quindi spostarsi per attività motoria anche a distanza dalla propria abitazione, purché si rispetti il distanziamento sociale. Via libera anche a jogging, sport all’aperto ed allenamenti individuali. Discorso delicato riguarda invece la riapertura dei parchi pubblici, oasi dei bambini. I sindaci avranno il compito di tutelare ingressi contingentati e prudenti e di chiuderli qualora non venissero rispettati i protocolli di sicurezza. Si potrà andare al mare e in montagna nella Fase 2, evitando assembramenti e resta però il divieto di raggiungere le seconde case.