A distanza di cinque mesi dal primo storico rialzo, la Federal Reserve (FED) ha deciso di ripetersi per la terza volta. Se già a Giugno si parlava di un evento epocale, adesso siamo davanti ad una situazione davvero preoccupante. A metà anno infatti, negli Stati Uniti si era deciso di alzare di 75 punti base all’1,5%-1,75% i tassi di interesse sui Fed funds. Questo incremento rappresentava il più energico rinforzo dal 1994.
Da allora sono passati appunto cinque mesi, e adesso, 22 Settembre, la FED ha deciso di aumentare ancora i punti base per la terza volta. Sempre di 75 punti base, sempre sui Fed funds. A questo punto l’aumento porterà il tasso di riferimento al 3,0-3,25%, il FOMC ha dichiarato di “prevedere che aumenti continui saranno appropriati“. Non un periodo facile per le famiglie e le aziende americane, le quali adesso si trovano in una situazione economica difficile. Per Biden l’argomento inflazioni sta diventando un serio problema e le elezioni congressuali di metà mandato sono ormai prossime.
Basti pensare che Wall Street adesso ha invertito la rotta diventando negativa. La situazione suona come un pesantissimo campanello d’allarme, al quale fanno eco gli esperti della Fed. Questi ultimi infatti prevedono un brusco rallentamento della crescita del PIL statunitense, pari ad appena lo 0,2% quest’anno, ma un ritorno all’espansione nel 2023, con una crescita annuale dell’1,2%.
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