16 Giugno 2022 - 10:22

Federal Reserve, tassi di interesse in rialzo per attenuare l’inflazione

L'ultimo importante rialzo fu registrato nel 1994. La Fomc prevede di abbassare l'inflazione al 2% nel breve periodo

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L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sta causando enormi difficoltà umane ed economiche. L’invasione e gli eventi correlati stanno creando un’ulteriore pressione al rialzo sull’inflazione e stanno pesando sull’attività economica globale. Inoltre, è probabile che i blocchi legati al Covid in Cina aggraveranno le interruzioni della catena di approvvigionamento”. Questo il comunicato stampa del Fomc, in relazione a quanto sta accedendo negli States.

Infatti è notizia di poche ore fa, la decisione presa dalla banca centrale degli Stati Uniti d’America, la Federal Reserve. Per diminuire la forte inflazione, negli USA si è deciso di alzare di 75 punti base all’1,5%-1,75% i tassi di interesse sui Fed funds. Essi non sono altro che i fondi di riserva, detenuti dalle banche statunitensi obbligatoriamente sotto forma di depositi presso la stessa Fed. Il rialzo appena concordato risulta ad oggi il più energico dal 1994.

Ciò è stato deciso a seguito dell’ultimo consiglio del Comitato federale, la Fomc già citata in precedenza. Il rialzo ha lo scopo di riportare l’inflazione al 2%, a fronte del 3,4% previsto per la fine dell’anno. Il Comitato ha annunciato che ridurrà le proprie disponibilità di titoli del Tesoro, di debito delle agenzie e di titoli garantiti da ipoteca delle agenzie. Tutto questo è previsto nei Piani di riduzione del bilancio della Federal Reserve, pubblicato lo scorso Maggio.

A seguito dell’annuncio della Fomc, la Federal Reserve non ha perso troppi punti a Wall Street, rimanendo così in positivo. Il dollaro ha esteso i guadagni, mentre l’euro ha perso quota e viaggia sui minimi della seduta.