Festa della Liberazione, perché si festeggia il 25 aprile?
Il 25 aprile ricorre la Festa della Liberazione che celebra la sconfitta del nazifascismo anche se la fine della guerra venne formalizzata qualche giorno più tardi. Perché quindi fu scelta questa data e cosa rappresenta?
Il 25 aprile è il giorno in cui ogni anno in Italia si celebra la Festa della Liberazione dal nazifascismo, avvenuta nel 1945. In realtà la fine del secondo conflitto mondiale non coincide con questa data nel nostro Paese ma ricorre il 29 aprile quando venne firmata la Resa di Caserta che viene considerata atto formale e conclusivo della Campagna d’Italia e la definitiva sconfitta delle forze nazifasciste. La firma ufficiale dell’armistizio che imponeva il cessate il fuoco avvenne il 2 maggio. Allora perché è stata scelta la data del 25 aprile?
Cosa successe il 25 aprile?
La data del 25 aprile è considerata data simbolo della Liberazione perché rappresentò il momento nel quale il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione generale di tutti i territori ancora occupati e chiese alle forze partigiane di imporre la resa ai presidi fascisti e nazisti prima dell’arrivo delle truppe alleate. Il proclama fu diffuso via radio da Sandro Pertini e si concluse con le parole: “Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire“. Inoltre, la sera del 25 aprile Mussolini lasciò Milano e partì in direzione Como ma il 28 aprile fu catturato dalla 52esima Brigata Garibaldi all’uscita di Musso, a un chilometro da Dongo, sul lago di Como, dove fu processato e fucilato il 28 aprile. La giornata dei 25 aprile rappresenta quindi un chiaro omaggio ai partigiani di ogni fronte che a partire dal 1943 contribuirono alla liberazione d’Italia. La Liberazione, di fatto, metteva fine a vent’anni di dittatura e a cinque di conflitto.
Cosa accadde prima del 25 aprile?
Ripercorriamo brevemente in tappe gli eventi cruciali che hanno preceduto e condotto alla “liberazione”.
- Il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del Fascismo approvò l’ordine Grandi: venne tolta la fiducia a Benito Mussolini e le sue dimissioni divennero obbligatorie. Il Re lo sostituì con il Maresciallo Pietro Badoglio.
- L’8 settembre 1943 il governo di Badoglio mise definitivamente fine all’alleanza con Hitler e si unì agli Alleati. Le forze militari tedesche invasero il nostro Paese fino al confine con la Campania fronteggiando così gli Alleati che erano partiti da Sud. Inoltre i tedeschi liberarono Mussolini che fondò a Salò la Repubblica Sociale Italiana.
- La Resistenza, ovvero il movimento formato dai partigiani, ebbe un ruolo decisivo per la guerra: le brigate partigiane riuscirono a liberare alcune zone e a formare alcune Repubbliche partigiane. Il movimento di Resistenza fu animato da forze eterogenee, diverse tra loro per orientamento politico e impostazione ideologica, unite tuttavia dal comune obiettivo di lotta contro il nazifascismo, per la liberazione del paese dal nemico straniero e da quello interno.
- Nella primavera del 1945, con lo sfondamento sulla Gotica, l’attività partigiana va sempre più intensificandosi. Il 25 aprile 1945 il CLNAI ordina l’insurrezione generale, durante la quale i partigiani affluiscono nelle città, si uniscono ai combattenti locali, e liberano il Nord Italia.
Il decreto di Alcide De Gasperi
La decisione di scegliere il 25 aprile come festa della Liberazione avvenne solo dopo la fine della guerra, il 22 aprile 1946. In quell’occasione il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi – stabilì con un decreto che quel giorno dovesse essere “festa nazionale”. In seguito, la legge n.269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948 e concernente le “Disposizioni in materia di ricorrenze festive”, ne fissò la data in modo definitivo.
La Liberazione negli altri Paesi
Anche altri Paesi europei ricordano la fine dell’occupazione militare tedesca ma la celebrano in date diverse rispetto all’Italia. In Olanda e Danimarca la festa nazionale ricorre il 5 maggio, mentre in Norvegia è l’8 maggio e in Romania il 23 agosto. Anche l’Etiopia festeggia il 5 maggio, ma per ricordare la fine dell’occupazione italiana, avvenuta nel 1941.
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