25 Aprile 2023 - 07:30

Festa della Liberazione, perché si festeggia il 25 aprile?

Il 25 aprile ricorre la Festa della Liberazione che celebra la sconfitta del nazifascismo anche se la fine della guerra venne formalizzata qualche giorno più tardi. Perché quindi fu scelta questa data e cosa rappresenta?

festa della liberazione

Il 25 aprile è il giorno in cui ogni anno in Italia si celebra la Festa della Liberazione dal nazifascismo, avvenuta nel 1945. In realtà la fine del secondo conflitto mondiale non coincide con questa data nel nostro Paese ma ricorre il 29 aprile quando venne firmata la Resa di Caserta che viene considerata atto formale e conclusivo della Campagna d’Italia e la definitiva sconfitta delle forze nazifasciste. La firma ufficiale dell’armistizio che imponeva il cessate il fuoco avvenne il 2 maggio. Allora perché è stata scelta la data del 25 aprile?

Cosa successe il 25 aprile?

La data del 25 aprile è considerata data simbolo della Liberazione perché rappresentò il momento nel quale il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione generale di tutti i territori ancora occupati e chiese alle forze partigiane di imporre la resa ai presidi fascisti e nazisti prima dell’arrivo delle truppe alleate. Il proclama fu diffuso via radio da Sandro Pertini e si concluse con le parole: “Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire“. Inoltre, la sera del 25 aprile Mussolini lasciò Milano e partì in direzione Como ma il 28 aprile fu catturato dalla 52esima Brigata Garibaldi all’uscita di Musso, a un chilometro da Dongo, sul lago di Como, dove fu processato e fucilato il 28 aprile. La giornata dei 25 aprile rappresenta quindi un chiaro omaggio ai partigiani di ogni fronte che a partire dal 1943 contribuirono alla liberazione d’Italia. La Liberazione, di fatto, metteva fine a vent’anni di dittatura e a cinque di conflitto.

Inoltre, la sera del 25 aprile Mussolini lasciò Milano e partì in direzione Como ma il 28 aprile fu catturato dalla 52esima Brigata Garibaldi all’uscita di Musso, a un chilometro da Dongo, sul lago di Como, dove fu processato e fucilato il 28 aprile. La giornata dei 25 aprile rappresenta quindi un chiaro omaggio ai partigiani di ogni fronte che a partire dal 1943 contribuirono alla liberazione d’Italia. La Liberazione, di fatto, metteva fine a vent’anni di dittatura e a cinque di conflitto.

Il decreto di Alcide De Gasperi

La decisione di scegliere il 25 aprile come festa della Liberazione avvenne solo dopo la fine della guerra, il 22 aprile 1946. In quell’occasione il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperistabilì con un decreto che quel giorno dovesse essere “festa nazionale”. In seguito, la legge n.269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948 e concernente le “Disposizioni in materia di ricorrenze festive”, ne fissò la data in modo definitivo.

La Liberazione negli altri Paesi

Anche altri Paesi europei ricordano la fine dell’occupazione militare tedesca ma la celebrano in date diverse rispetto all’Italia. In Olanda e Danimarca la festa nazionale ricorre il 5 maggio, mentre in Norvegia è l’8 maggio e in Romania il 23 agosto. Anche l’Etiopia festeggia il 5 maggio, ma per ricordare la fine dell’occupazione italiana, avvenuta nel 1941.