Foto: YT Vivo Azzurro
“Siamo a rischio collasso” scrivono la Figc e la Lega in una lettera inviata al Governo per aiutare il mondo sportivo. I vertici vogliono fare fronte alle perdite di 600 milioni nel calcio, causa Covid, e alle restanti problematiche negli altri sport.
Un appello trasversale caldeggiato anche dal Comitato 4.0 che chiede aiuto alle istituzioni: “Con il primo decreto Cura Italia lo sport era stato equiparato a un’industria produttiva. Dobbiamo continuare in questo solco. Il comparto viene alimentato dagli sforzi economici di migliaia di imprenditori che ora sono in grande difficoltà e vanno sostenuti. Abbiamo bisogno di misure di liquidità agevolata, il rinvio delle scadenze fiscali e aiuti a fondo perduto“.
Nei numeri della crisi nel mondo del calcio bisogna considerare una perdita di 200 milioni della scorsa stagione più un’altra di circa 400 prevista per l’attuale. A questi si aggiungono i deprezzamenti dei calciatori e alle mancate entrate dei botteghini, che avrebbero dovuto dare forza a molte società che ci si appoggiano.
Il Presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha chiesto a tal proposto una maggiore flessibilità per la gestione dell’ingaggio dei tesserati delle varie società. Servirà ovviamente l’appoggio dell’Aic, l’associazione che tutela i diritti dei calciatori.
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