Fioramonti: “No al crocefisso in classe”. PD: “Questione inutile”
Il ministro dell’Istruzione interviene a Un Giorno Da Pecora e lancia un’altra proposta sulla scuola. Meloni ironica: “Abbiamo il nuovo Toninelli”
“Ritengo che le scuole debbano essere laiche e permettere a tutte le culture di esprimersi.” Lorenzo Fioramonti, neo-ministro dell’istruzione interviene così alla trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora“, aprendo la discussione sui crocifissi nelle classi scolastiche.
“Dunque via a tutti i simboli religiosi, a cominciare dal crocefisso. Meglio, dice, evitare le accozzaglie altrimenti diventa un mercato.”
Per il ministro, in classe, anche la foto del Presidente della Repubblica è superflua:”Credo che nemmeno lui la vorrebbe.”
La sua soluzione?: “Secondo me si dovrebbe appendere alla parete una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione.”
Le parole di Fioramonti generano ilarità da più parti. Dopo l’annunciata tassa su merendine e bibite gassate, torna sotto i riflettori l’esponente di Governo dei “grillini”. La Meloni, contraria alla proposta, ironizza così: “Dopo Toninelli, ora è il ministro Fioramonti a regalarci ogni giorno una perla di saggezza. Ora ci dice che al posto del crocifisso in aula vedrebbe bene una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione. Io invece vedo bene il crocefisso in aula, e la cartina del mondo con richiami alla Costituzione negli uffici del M5S, così imparano dove sta Matera e cosa dice l’art. 1 della Costituzione.”
La parte cattolica del PD definisce la questione crocifissi inutile e non nel programma di Governo, lasciando intendere che Fioramonti ha parlato a titolo personale. Da Forza Italia, Mara Carfagna precisa:”La scuola di tutto ha bisogno tranne che di un ministro showman. Chiunque conosca studenti e genitori sa che i problemi principali della scuola sono le migliaia di insegnanti mancanti, le strutture non a norma, le palestre che non ci sono, il costo altissimo dei libri di testo. Indicare come un problema il Crocifisso, simbolo della nostra identità, risponde ad una stantia visione ideologica.”
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