Lorenzo Fioramonti dopo le dimissioni a sorpresa fa il punto della linea del M5S e delle sue idee per il futuro. Il momento di transizione all’interno del Movimento, le regionali, le continue lite nel governo nazionale l’ex ministro intervistato dal Corriere fa una panoramica completa.
Il tema del giorno è il voto regionale. Fioramonti si sbilancia:”Se fossi in Emilia o in Calabria voterei per il candidato progressista, e poi tecnicamente si può ricorrere al voto disgiunto. Ho avuto interlocuzioni trasversali con attivisti e società civile e mi auguro che i delusi del M5S colgano questa possibilità“
L’ex ministro sull’ipotesi di sconfitta alle regionale e conseguente tenuta dell’esecutivo è sicuro:“Abbiamo tre anni davanti per fare cose che possono rivoluzionare l’Italia. Che sia questo governo o un altro, con la stessa maggioranza, l’importante è non farci spaventare dai sondaggi”.
E su una possibile alleanza allargata alle Sardine risponde cosi: “È una scelta di campo inevitabile e di lungo termine, che anche il M5S dovrebbe fare. Deve rimanere progressista, è stata una forzatura volerlo avvicinare alla Lega”
Inevitabile, poi, la domanda sulle dinamiche interne al Movimento 5 Stelle:”Le prossime settimane saranno per il M5S l’opportunità di una palingenesi, per tornare ai valori originari ambientalisti ed ecologisti. Il passo indietro del capo politico è la prova che i problemi da me sollevati vengono oggi riconosciuti da tanti nel M5S, nonostante gli attacchi scellerati che volevano descrivermi come un traditore”
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