18 Febbraio 2020 - 15:26

Flavio Bucci, addio al grande volto del cinema italiano

flavio bucci

Addio a Flavio Bucci. Il cinema italiano piange la scomparsa dell’indimenticabile Ligabue della fiction tv. La sua una vita tra talento ed eccessi

È morto Flavio Bucci, il grande interprete noto per il personaggio di Antonio Ligabue e decine di film come il Marchese del Grillo. Attore di cinema e di teatro, aveva 73 anni e aveva conquistato grande popolarità alla fine degli anni ‘70 come protagonista dello sceneggiato tv per la Rai “Ligabue”.

La vita e la carriera

Flavio Bucci era nato a Torino nel 1947 da una famiglia di immigrati di Campobasso. L’esordio sul grande schermo era avvenuto per lui nel 1971, ne «La classe operaia va in paradiso» di Elio Petri, anche se con un ruolo minore. Aveva recitato anche per Giuliano Montaldo («L’Agnese va a morire») , Dario Argento («Suspiria»), Gabriele Salvatores («Sogno di una notte d’estate») e Mario Monicelli nel già citato Marchese del Grillo, dove è don Bastiano, l’ex sacerdote e il capo dei briganti che finisce sul patibolo. La grande popolarità arrivo come detto con lo sceneggiato Rai «Ligabue», andato in onda tra il novembre e il dicembre del 1977 che contribuì a far conoscere a un largo pubblico non solo il talento del pittore emiliano ma anche quello dell’attore che lo impersonò.

Nel 2018 aveva fatto scalpore con un’intervista nella quale svelava le condizioni precarie in cui viveva (in una casa famiglia sul litorale di Fiumicino), senza però rinnegare nulla degli eccessi che lo avevano portato a quella condizione. “In teatro sono arrivato a guadagnare anche due milioni di lire al giorno – aveva raccontato al “Corriere della Sera” -. Ho speso tutto in vodka e cocaina, solo di polvere avrò bruciato 7 miliardi, mi sparavo 5 grammi al giorno. Poi scarpe e cravatte. E le donne. Ma non mi pento di niente, ho amato, ho riso, ho vissuto”