Azzeramento dei fondi editoria. Questa la novità emersa dal vertice notturno tra Luigi Di Maio e lo stato maggiore del M5S. Tramite la nota d’aggiornamento del DEF, infatti, si apprende un graduale azzeramento del contributo per il Fondo per il pluralismo, già a partire dal 2019.
Inoltre, vi sarà anche una stretta maggiore di quella prevista sulle spese dei ministeri. Sono queste le due principali novità previste. Dai fondi editoria, secondo Luigi Di Maio, potranno scaturire nuovi fondi per la cosiddetta “opzione donna”, ovvero per permettere alle donne che hanno lavorato una vita, ma che sono fuori dalla famosa quota 100, di andare in pensione.
Inoltre, altri fondi saranno incassati dai tagli ai giornali, in un contesto piuttosto burrascoso tra il M5S e i media.
“Sono le nostre battaglie, quando in campagna elettore parlavo di cambiamento della politica intendevo anche questo.” ha dichiarato Di Maio.
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