Giornata storica oggi in Francia. Infatti, il Governo ha cancellato ufficialmente la parola “razza” dalla Costituzione. L’Assemblée Nationale ha adottato questo primo emendamento, nel quadro del progetto di revisione costituzionale promosso dal presidente Emmanuel Macron.
Oltre all’abolizione della razza, in Francia hanno emanato anche un altro provvedimento. Nella carta fondamentale l’amministrazione ha introdotto anche il divieto di ogni “distinzione di sesso” tra cittadini. La futura versione dell’Articolo 1 recita infatti così: “La Francia è una Repubblica indivisibile, laica, democratica e sociale. Garantisce l’eguaglianza dinanzi alla legge di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, di origine o di religione.”
Dunque, è stata aggiunta la dicitura “distinzione di sesso” e rimossa invece la parola “razza”, inclusa tra “origine” e “religione”. Paradossalmente, includere quel termine così controverso ha contribuito a legittimare le teorie di chi invece pensa il contrario. Controversia che dovrebbe dunque scomparire il prossimo anno, se la riforma costituzionale andrà in porto.
Tuttavia, nessun rappresentante dell’estrema destra è stato presente a questo voto. In realtà, già nel 2013 la parola “razza” venne già bandita dalla legislazione transalpina. L’ex presidente Francois Hollande si impegnò a cancellarla anche dalla Costituzione. Ma sarà il suo successore, Emmanuel Macron, a portare a compimento l’opera.
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