Chissà se Sergio Mattarella abbia storto il naso alla vista del nome di Giulia Grillo nella casella per il dicastero della Salute. L’onorevole pentastellata è una fedelissima di Luigi Di Maio
Ha 43 anni ed è di origini siciliani,
Giulia Grillo è un medico e attualmente capogruppo alla Camera. Molto presto ricoprirà l’incarico di
Ministro della Salute. È
laureata in medicina e chirurgia con specializzazione in medicina legale, ed è a tutti gli effetti un’attivista della prima ora, arrivata in Parlamento alle elezioni del 2013. È stata già vice-capogruppo, poi capogruppo alla Camera e membro della Commissione Affari Sociali. Pare sia una instancabile stacanovista, infatti nella passata legislatura ha
fatto approvare 3 mozioni a sua prima firma, ha
depositato 4 proposte di legge e
213 atti di indirizzo e controllo alla Camera.
Smontando in Decreto, o forse no
È stata tra i più accesi obiettori della riforma Lorenzin, che
rende obbligatoria la vaccinazione dei bambini e dei ragazzi che frequentano la scuola dell’obbligo. La Grillo criticò la scelta di adottare un decreto per tale materia, sottolineando come ci fosse un vizio/abuso di fondo: “
Il decreto Lorenzin punta tutto sulla coercizione, esponendosi al rischio, pericolosissimo, di ottenere l’effetto contrario, perché in presenza di genitori preoccupati o dubbiosi sulla vaccinazione, l’obbligo rischia di scoraggiarli ulteriormente. A maggior ragione se la coercizione riguarda ben 12 vaccini!” Tuttavia – e ci mancherebbe pure –
la Grillo non è un’antivaccinista ma non ritiene che debba esistere un obbligo come quello introdotto lo scorso anno.
La proposta
“Creiamo, inoltre, un’Anagrafe vaccinale nazionale, indispensabile per monitorare la copertura delle vaccinazioni e raccogliere le segnalazioni di eventuali effetti avversi dei vaccini.” – queste le sue parole tracciate sul suo personale blog. Pertanto un’azione dal target più “passivo” e di monitoraggio.