Governo: Boldrini e la campagna d’odio
L’ex ministro Laura Boldrini, a Settembre, fece partire la “Norimberga degli hater”. E non si risparmia contro i suoi detrattori
Se dovessimo votare per il ministro della Repubblica Italiana più preso di mira dalla clientela di Internet, i risultati convergerebbero su un solo nome: Laura Boldrini. L’ex ministro, lo scorso Settembre, fece partire la cosiddetta “Norimberga degli hater”.
Si tratta di un processo contro il sindaco leghista di Pontinvrea, Matteo Camiciottoli. Il politico si era augurato, su Twitter, che uno degli immigrati accusati di uno stupro a Rimini venisse messo ai domiciliari a casa dell’allora presidente della Camera.
Nei giorni successivi, il ministro denunciò lui ed altri autori di minacce sul web. E ora dice la sua sulla vicenda, non risparmiandosi contro i suoi detrattori.
“Questa grande ondata di violenza che mi è stata scaricata addosso è stata frutto di una strategia politica, messa in atto sia da M5s sia dalla Lega. Da quel momento la mia persona fu oggetto di attacchi di ogni tipo. L’accordo tra M5s e Lega è nato sulla Rete prima che in Parlamento, nel momento in cui cominciarono a prendere di mira le stesse persone. Un’alleanza testata sui social, che nasce digitale e diventa politica.” ha dichiarato la Boldrini.
Sul fronte copyright, ha detto: “Mi fa molto sorridere che proprio Di Maio gridi al bavaglio contro la Rete, ma non mi stupisce che attacchi l’UE su questo fronte. Io ho combattuto da subito le fake news, mi rendevo conto di come andassero a colpire i cittadini ignari e in buona fede.”
L’ex ministro si è speso anche sui vitalizi: “Intanto vediamo cosa succederà. Questa è una semplificazione assurda. Noi decidemmo che il ricalcolo dei vitalizi sarebbe avvenuto attraverso una legge, tant’è che la Camera approvò la legge Richetti. Vorrei ricordare che io nella scorsa legislatura ho fatto tagli per 350 milioni di euro, cosa senza precedenti nella storia repubblicana.“
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