Politica

Governo: Conte e la preoccupazione per i sondaggi elettorali

Per la prima volta, Giuseppe Conte parla con la Merkel confidandole la sua preoccupazione. Lo documenta un video nascosto al Forum di Davos

Giuseppe Conte è preoccupato. Il premier ha in testa mille pensieri, tra il rapporto difficile con la Lega, con un Salvini sempre più prepotente e minaccioso, e la mediazione con l’Unione Europea. E la sua preoccupazione si è manifestata tutta quanta al Forum Economico di Davos.

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Durante la puntata di giovedì della trasmissione Piazzapulita, su La7, infatti, è stato trasmesso un video dove tutte queste preoccupazioni sono esplicite. Il video, in particolare, si sofferma su un dialogo tra il presidente del Consiglio e la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Il dialogo è avvenuto mentre Conte e Merkel erano seduti al bancone di un bar, in un momento non ufficiale del Forum, ed è stato registrato da lontano. Nel breve scambio udibile, il premier esterna tutta la sua preoccupazione per quanto riguarda i sondaggi elettorali, che danno in calo il Movimento 5 Stelle al cospetto di un Salvini straripante.

Nella “confessione” avvenuta, il capo del Governo ha anche detto che si sta pensando a quali temi sfruttare per provare a rimediare a questa situazione.

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Siamo preoccupati perché i sondaggi sono in calo. Abbiamo fatto i sondaggi e sono molto preoccupanti, perché Salvini è intorno al 35 o 36 per cento e noi siamo calati al 27 o 26 per cento.” ha dichiarato Conte.

Da queste parole, emerge tutto il pensiero attuale e una delle vere cause della scissione che si sta consumando all’interno dello stesso Governo. Il Movimento 5 Stelle, in questo momento, è seriamente preoccupato dalla piega ultranazionalista che gli elettori stanno prendendo, guidati dal mentore leghista.

Non è, però, una preoccupazione dal punto di vista costituzionale e statale, bensì dal punto di vista elettorale e governativo. Infatti, in vista vi sono le Elezioni Europee, che sono la vera incognita.

Una bomba pronta ad esplodere

Tutti gli occhi puntano semplicemente lì, all’avanzata sovranista che minaccia di cambiare fortemente l’intero continente. La confessione di Conte nei confronti della Merkel, in qualche modo, riesce a donare una vera e propria collocazione (almeno a parole) dal punto di vista degli schieramenti delle Elezioni Europee.

Il Movimento sa di dover trovare degli alleati forti, che gli garantiscano sia uno scudo che una base elettorale forte per dire la propria in Parlamento. Al momento, vista la natura “mista” del partito, che si divide tra rispettosi dei diritti e veri e propri associati di Salvini, sembra che la scelta di “sicurezza” sia quella che punta all’ancien regime.

Un’alleanza con la Merkel per le Europee comporterebbe non solo un’effettiva revisione dei propri intenti rivoluzionari, ma anche una scelta più democratica e rispettosa. A promuovere questa scelta è soprattutto l’ala “democratica” del partito, capitanata da Roberto Fico, ormai sempre più una campana a sé stante. Ma anche lo stesso Conte resta uno degli ultimi baluardi a sostegno della forza progressista del partito. Insomma, i “vecchi”, quelli che sono presenti da sempre nel M5S sono più che convinti di questa strada.

Il problema, però, risiede in quello che è il capo di partito, quel Luigi Di Maio che, per ora, gioca al bastone e alla carota con Salvini. Preferisce tenerlo amico e controllarlo da vicino, piuttosto che giocare di spada direttamente.

Chi la spunterà?

Entra poi in giudizio un’altra campana, completamente esterna (almeno ufficialmente) rispetto al Movimento in fase governativa, ma tutt’altro che influente a livello comunicativo. Di chi si parla? Di Beppe Grillo.

Quest’ultimo, infatti, lavora sempre sotto traccia, salvo spuntare dal nulla in circostanze misteriose ogni qualvolta Luigi Di Maio entri in difficoltà nel gestire il suo “collega“. Beppe Grillo è colui il quale è in grado di gestire Salvini dal punto di vista dialettico, in quanto, come lui, inneggia molte volte al turpiloquio e punta su una strategia ossessiva di comunicazione.

Capire chi la spunterà, a lungo termine, è effettivamente difficile. Però una cosa è sicura: oggi come oggi, la battaglia, la sta vincendo il leghista. E anche nettamente.

Antonio Jr. Orrico

Studente al terzo anno di Scienze della Comunicazione, con una passione innata per il giornalismo, per la scrittura, per la lettura e per la musica.

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