Il nuovo Governo M5S-Lega comincia a sondare il terreno per le prime mosse legislative. Nel pacchetto, sarà compreso un decreto taglia-leggi e una revisione della burocrazia, oltre alle pensioni
Che
i giochi comincino. Dopo aver individuato finalmente il
premier e aver diviso equamente i ministeri (in attesa della fiducia), il
Governo M5S–
Lega si prepara alle prime mosse. Su che cosa interverranno i due partiti di maggioranza? Per quanto riguarda il primo provvedimento (il più urgente) da adottare, si parla già di un decreto
taglia-leggi. Una prima scossa dovrebbe essere data dalla cosiddetta
“legge di bilancio”, che comprenderà un
rafforzamento dei centri per l’impiego e lo
stop al decreto Gentiloni e ai cosiddetti “Ape social”. In secondo piano, poi, vi sono
le pensioni ed il fisco. Oltre a dare un taglio alla burocrazia, vi sarà una
riforma sulla previdenza sociale, con il
ripristino dell’opzione-donna (uscita con 57-58 anni di età e 35 anni di contributi e assegno “contributivo”). Subito dopo, dovrebbe scattare il cosiddetto
“decreto 100”, che garantirà la pensione a chi raggiunga il numero 100 come somma tra età anagrafica, con un minimo di 64 anni, e contributiva. Brutte notizie, invece, per quanto riguarda la cosiddetta
flat tax. La nuova tassa ad aliquota unica dovrà, infatti, attendere la chiusura della definizione agevolata delle cartelle esattoriali attualmente in corso. Il procedimento, dunque, si dovrebbe rimandare ad un periodo indefinito tra il 2018 e il 2019.