I dubbi posti dal New York Times sul nome di Giuseppe Conte stanno facendo già vacillare il Governo. E Sergio Mattarella è il più titubante fra tutti
Un famoso proverbio italiano sostiene che
“chi ben comincia, è a metà dell’opera”. Bene, possiamo dire quasi con certezza che questo enunciato non è applicabile alla situazione attuale del
Governo italiano. Quando si pensava di aver trovato la quadratura del cerchio, con
Giuseppe Conte che sembrava essere il nome che tutti cercavano, ecco che arrivano nuove ombre. A gettarli ci pensa il
New York Times. Oltre al “nemico” europeo, già sul piede di guerra e in procinto di
osteggiare il Governo “populista”, anche il maggior quotidiano americano dona ulteriori dubbi a Mattarella sulla scelta di Conte. Il caso sul curriculum del pentastellato è di dominio pubblico, e a questo punto il Presidente della Repubblica
vacilla pesantemente. Mattarella ha convocato gli attuali presidenti delle Camere,
Roberto Fico e
Elisabetta Casellati, per un semplice “incontro istituzionale”. Almeno secondo quanto dichiarato. In realtà, ciò evidenzia quanto il Presidente della Repubblica
sia già stanco di questo nuovo Governo, dello stallo politico in cui l’Italia si trova, per non parlare dei dubbi nutriti nei confronti del nome proposto da Lega e Movimento 5 Stelle. Alla base vi è il solito problema: il solito
candidato “debole” e il solito programma di Governo “rischioso”. Mattarella, infatti, non riterrebbe adatto Conte a fronteggiare una situazione sull’orlo del disastro come quella italiana. L’esperienza politica grava sul peso del pentastellato,
troppo poca per guidare il Paese. Da qui, nasce il confronto con Fico e Casellati. Esponenti più moderati e saggi, con cui il Presidente vuole discutere e riflettere per bene. Quasi dei mentori, che avranno il compito di convincere il capo dello Stato della bontà della scelta. Sarà l’ultimo round?