Le trattative per il Governo sembrano giunte ad un punto di svolta, dopo l’apertura del PD al Movimento 5 Stelle. Ma nel centrosinistra vi sono ancora i franchi tiratori
Non c’è nulla da fare, le posizioni proprio non riescono a schiodarsi. Dopo
l’apertura di
Maurizio Martina ad un possibile accordo con il
Movimento 5 Stelle, c’è subito chi rincara la dose. I
“franchi tiratori” renziani esplodono, e fanno presagire l’inizio di una
lotta interna al
PD. Per farsi valere, i parlamentari più vicini a
Matteo Renzi hanno rispolverato un vecchio hashtag, “
#senzadime“. L’intento è quello di
bloccare ogni possibile dialogo tra il PD e il M5S per dar vita a una maggioranza che faccia nascere un governo. I soggetti sono sempre i soliti: dal presidente
Orfini al fedelissimo
Anzaldi, passando per
Anna Ascani. Ma la presenza renziana
scricchiola. Subito dopo, infatti, sono venuti con forza allo scoperto gli esponenti del fronte del dialogo.
Piero Bassetti, Sergio Chiamparino, Luigi Berlinguer, Giuseppe Antoci, Nicola Zingaretti, Beppe Sala e
Leoluca Orlando, oltre ovviamente agli esponenti della minoranza interna come
Gianni Cuperlo e
Andrea Orlando hanno tutti dichiarato
il proprio favore ad un dialogo con il Movimento. “
È giusto verificare se si è davvero irreversibilmente consumata la possibilità di un accordo tra M5S e Lega. Se ciò fosse vero, costituirebbe un fatto nuovo di cui dovremmo tenere debita considerazione. Sono d’accordo con Maurizio Martina. Se il Movimento 5 Stelle dichiara archiviato il tavolo con la Lega, il PD deve tener conto della novità. La Direzione, da convocare al più presto, si confronti ed esprima sul nuovo scenario una posizione condivisa.” ha dichiarato Orlando. La battaglia ora entra nel vivo. E nel centrosinistra, stavolta chi ha meno voce in capitolo sembrano proprio i discepoli dell’ex sindaco di Firenze.