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Al varo il nuovo piano del Governo per risparmiare energia. Nel mirino delle nuove norme finiranno termosifoni e condizionatori degli edifici pubblici. Il piano sarà in vigore già dal primo maggio fino al 31 marzo 2023.
La nuova norma prevede che «la media ponderata delle temperature» nei singoli ambienti degli edifici pubblici non debba «superare i 19 gradi centigradi +2 gradi di tolleranza» in inverno. E che non possa essere «minore di 27 gradi centigradi + 2 gradi di tolleranza» in estate. Solo la normativa del 2013 fissava la temperatura rispettivamente a 20 gradi per il riscaldamento e 26 gradi per i condizionatori, sempre con 2 gradi di tolleranza. Il ritocco è di un grado: il margine è tra i 19 e i 21 gradi in inverno, tra i 25 e i 27 in estate. Dalle nuove regole sono esclusi ospedali, cliniche e case di cura.
Gran parte dell’energia però viene consumata da industrie e trasporti, è lì che si deve agire se si vuole andare davvero verso un risparmio energetico sostanziale. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia basterebbe un grado in meno per risparmiare il 7% del gas. Intanto però, a parte la norma di oggi, un vero e proprio piano operativo ancora non c’è. Il premier ha annunciato una legge per accelerare l’autorizzazione all’installazione degli impianti fotovoltaici ed eolici, spesso bloccati dalle sovrintendenze. Il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta sta lavorando a una semplificazione legislativa per le rinnovabili negli uffici pubblici, dagli enti locali alle scuole.
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