Screenshot da YouTube
Un computer. Potremmo definire semplicemente così Matteo Salvini. A forza di predicare sempre le stesse cose, si finisce per dare una risposta banale e scontata anche ad uno degli esponenti più alti della cultura italiana contemporanea. Stiamo parlando di Andrea Camilleri, un soggetto che certamente non gode della simpatia del leader leghista. Lo scrittore ha criticato i continui usi del rosario in campagna elettorale, condannando i continui gesti e mettendo in evidenza come essi siano contrari alle leggi cristiane. Inutile dire che il leghista ha risposto alla solita maniera.
“Non credo in Dio, ma vederlo impugnare il rosario mi dà un senso di vomito. Tutto questo è strumentale, è chiaro. Il Papa non ha bisogno di impugnare il rosario, sa che offenderebbe i santi nel momento in cui se ne serve. Fa parte della sua volgarità. Il Papa non impugna il rosario, non ne ha bisogno: sa che offenderebbe i santi. Più passano i giorni, più gli interventi del pontefice si fanno incisivi e precisi.” ha dichiarato Andrea Camilleri.
Non si è fatta attendere la replica del ministro dell’Interno, come al solito via social: “Scrivi che ti passa, io continuo a lavorare e, nel mio piccolo, a credere. Camilleri dice che lo faccio vomitare perché impugno il rosario? Mi dispiace perché io adoro Montalbano. Non pensavo che un rosario, parlare di Maria, di Padre Pio o San Francesco potesse far vomitare o fosse sintomo di volgarità.”
Matteo Salvini mette un altro nel mirino.
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