Governo, lo scontro interno sulla Capitale: arbitra Di Maio
Tensione nel Governo su Roma: Salvini punge, Raggi mostra il ghigno, e Di Maio dà un colpo al cerchio e uno alla botte. Le ultime
Il nuovo terreno di scontro nel Governo si chiama Roma.
La scorsa domenica, pur nell’ambito di un’occasione felice come il Gran Premio di Formula E a Roma, il vicepremier leghista Matteo Salvini non aveva potuto fare a meno di lanciare qualche sciabolata all’amministrazione pentastellata di Virginia Raggi, fino ad un attacco neppure troppo velato:
“Da cittadino invitai gli elettori ad optare per il cambiamento. Oggi non lo farei, ma non ho in testa altri sindaci”.
Immediata la risposta della sindaca Raggi, tramite un video su Facebook in cui si affida alla metafora del pane per spiegare che:
“Da quando ci siamo noi, il debito è addirittura sceso perché noi teniamo i conti in ordine e non ne facciamo altro. Noi riduciamo i debiti fatti dagli altri e alleggeriamo le tasse ai cittadini
E poi l’attacco più duro, quanto sibillino, al diretto avversario:
“Io le otto case dei Casamonica le ho buttate giù senza ruspe”.
L’arbitro Di Maio
A placare gli animi ci ha pensato il vicepremier dei Cinque Stelle Luigi Di Maio che, da vero arbitro super-partes (e soprattutto, forse preoccupato per la tenuta del Movimento alle prossime Europee) dà un colpo al cerchio e uno alla botte:
“Quando la Lega è in difficoltà mette in mezzo Roma. Noi la città l’abbiamo trovata già così, la rimetteremo a posto”.
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