Novax, nomask, noTav, e ora No Green Pass. Oramai siamo più che abituati ad apporre la negazione NO davanti a qualsiasi cosa sia introdotta, sia essa nuova o semplicemente non di nostro gradimento. Si issano le bandiere, si calano la mascherina e via a bloccare le strade con cortei, manifestazioni più o meno pacifiche e urlare a gran voce che “il Green pass è anti costituzionale“.
Dopo le polemiche nate dall’introduzione del green pass nel mese di Agosto appare evidente come il governo non abbia intenzione di fermarsi – a parte la lega che si gira dall’altra parte – e di introdurre il cartellino verde anche per tutte le altre attività del vivere sociale.
Facciamo un passo indietro. Il green pass – che si ottiene dopo la somministrazione delle due dosi di vaccino e dopo un tampone risultato negativo – è divenuto la nostra carta della libertà. Fino ad ora bisognava esibirlo nei posti chiusi, nei musei, per accomodarsi a ristoranti e bar che non disponessero di tavoli all’aperto. Dal 1 Settembre il green pass serve anche per i mezzi pubblici di trasporto – solo per viaggi medio lunghi – per le scuole, per accedere agli stadi.
Insomma, il green pass serve o servirà sempre per fare qualsiasi cosa. Ma rispetto alla Francia – l’unica ad aver imposto il green pass da subito e per tutto – in Italia preferiamo indorare la pillola e settimanalmente aggiungere nuove restrizioni. Il finale della storia è che senza green pass sarà davvero difficile poter fare qualsiasi cosa.
Ma vediamo nel dettaglio cosa si deciderà nei prossimi giorni.
Si è parlato a lungo di rendere il vaccino obbligatorio ma prima di arrivare a questa decisione, per alcuni drastica, per la costituzione completamente legale si tenterà di restringere ancor di più il campo delle attività concesse senza l’utilizzo del green pass.
Pubblica amministrazione – Una delle prime categorie a essere raggiunte dal nuovo provvedimento sembra essere quella dei lavoratori della pubblica amministrazione. Dopo le dichiarazioni del ministro Costa, che aveva annunciato “il ritorno in presenza e alla normalità dei dipendenti degli uffici comunali e pubblici”, l’intenzione è stata confermata anche da Roberto Speranza. Dipendenti pubblici di nuovo a lavoro ma solo con green pass.
Nei settori dove è obbligatorio anche i lavoratori dovranno averlo – L’altro settore sul quale il governo sembra deciso a estendere l’uso del certificato verde è quello di chi lavora nei settori dove il Green pass è già richiesto. Ristoratori, baristi, camerieri, dipendenti di cinema e palestre.
Trasporto locale – Come già accennato dal primo settembre è obbligatorio mostrare il Green pass per salire su treni, aerei o autobus che attraversano più di una regione. Le uniche eccezioni riguardano il trasporto pubblico locale, che però potrebbe essere inglobato nella nuova manovra governativa.
Studenti over 12 – Uno dei nodi principali sul tavolo del premier Draghi è quello della scuola. L’obbligo è già in vigore per docenti e studenti universitari, ma si studia per riuscire ad estenderlo anche agli over 12.
Lavoratori del settore privato – L’obiettivo ultimo del governo Draghi è quello di estendere l’obbligo di esibire il Green pass a tutti i lavoratori anche nel settore privato. In questo senso, il premier si aspetta che i dipendenti pubblici facciano da apripista per scardinare le ultime resistenze sindacali.
La prossima settimana sarà quella decisiva ricordando che l’autunno sta arrivando e con lui le influenze stagionali.
Momenti di tensione questa sera nel quartiere Mariconda di Salerno, dove i carabinieri hanno intercettato…
Il questore di Roma ha disposto 16 Daspo "fuori contesto" nei confronti di individui accusati…
Un importante convegno sul tema dei Disturbi dello Spettro Autistico si terrà mercoledì 12 febbraio…
Grazie all’intervento tempestivo della polizia municipale di Battipaglia, è stato scongiurato un grave pericolo per…
Lunedì 10 febbraio alle ore 11.00 in aula Consiliare un incontro con esperti, rappresentanti delle…